Incendi dalla Sicilia alla Calabria: Sud brucia. Uomo ucciso dal fuoco in casa

In Sicilia il record europeo del caldo: 48.8 gradi a Floridia

Lapresse
Cronache
Condividi su:

Fiamme, devastazione e morte. Un uomo di 77 anni e' deceduto nel suo casolare di campagna raggiunto dal fuoco che sta imperversando a Grotteria, in provincia di Reggio Calabria. E' accaduto intorno a mezzogiorno. L'uomo tentava di salvare il ricovero degli animali, ma e' stato raggiunto dal fuoco ed e' morto per le ustioni. Nessuna tregua per le forze in campo contro la furia distruttrice degli incendi. E' la terza vittima degli incendi in pochi giorni. Sei giorni fa i cadaveri di due persone, un uomo e una donna di 53 e 34 anni, rispettivamente zia e nipote, erano stati rinvenuti in localita' Gutta del comune di San Lorenzo, ustionati nel tentativo di salvare dalle fiamme il proprio uliveto. A fine giugno era deceduto all'ospedale Cardarelli di Napoli un uomo di 50 anni rimasto ustionato il giorno prima mentre cercava di spegnere un incendio in un uliveto a Montebello Jonico. Accade in un scenario di assedio soprattutto in Sicilia e Calabria dove i vigili del fuoco anche nel corso della notte sono stati impegnati senza tregua: oltre 300 interventi in appena 12 ore. E si sta vivendo quella che sara' la settimana piu' calda dell'estate 2021.

Le temperature hanno raggiunto punte superiori ai 47 C in Sicilia (a Lentini, Siracusa) e ora l'anticiclone africano Lucifero si appresta a colpire anche il Centro-Nord. "Quella degli incendi e' un'emergenza che deve trovare risposte immediate anzitutto con i ristori che dobbiamo dare a chi ha perso tutto", ha detto il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, al termine dell'incontro con i sindaci dei comuni nel Palermitano piu' colpiti. Presente anche il viceministro dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, e il sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri. "Ma credo che il tema vero sia come prevenire cio' che stiamo vedendo oggi - ha proseguito - dobbiamo tornare a incentivare il ruolo dell'agricoltura come custode del territorio. Bisogna garantire che l'agricoltore che si prende cura anche delle parti di terreno improduttive, con una sana gestione che serve per prevenire gli incendi, sia tutelato e sostenuto".

Per Patuanelli c'e' bisogno "di un maggiore coordinamento anche per i soggetti coinvolti nella gestione degli Incendi che deve essere affrontato nel bosco quindi, in Sicilia, attraverso il corpo forestale regionale. Credo sia evidente che non manca il personale ma forse mancano i mezzi, un maggior coordinamento e forse i piani regionali non sono sempre aggiornati e attuati". Le fiamme continuano a devastare le Madonie, i monti della provincia di Palermo, da giorni sotto assedio. E non solo. Nel Ragusano una donna da un agriturismo urla: "Abbiamo l'inferno, siamo soli, aspettiamo che arrivino ad aiutarci". L'incendio in territorio di Giarratana e' alimentato e spinto dal vento: "Sono parecchi ettari di pineta interessati - dice il sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta - e sarebbe diretto verso la provinciale per Chiaramonte e la statale 194". A Pergusa, nell'Ennese, le fiamme minacciano le abitazioni.

Nel Palermitano i roghi hanno interessato vegetazione, ma anche case e aziende soprattutto nelle Petralie, a Geraci Siculo e nel Monrealese, tra Piano Geli, San Martino delle Scale e Montefiascone. Cosi', una moratoria sui mutui per le aziende colpite viene chiesto dal presidente dell'Ente Parco delle Madonie, Angelo Merlino, con una lettera aperta indirizzata alla Commissione regionale Abi della Sicilia e al mondo del credito cooperativo a causa degli incendiari "che purtroppo continuano ancora oggi a ripetersi e che hanno causato devastanti danni a case, stalle, fienili, mezzi agricoli e mandrie, mandando in fumo il lavoro di generazioni di agricoltori". Il governatore Nello Musumeci ha chiesto lo stato d'emergenza nazionale.

Tra le richieste dei sindaci l'esclusione dal pagamento della seconda rata dell'Imu 2021 o riduzione del 50% dell'imposta annua sugli immobili siti nei territori colpiti dagli incendi con ristoro ai comuni a carico dello Stato; facolta' per i Comuni di deliberare la non applicazione di sanzioni e interessi per il ritardato pagamento di tributi edaltre entrate proprie scadute alla data del 31 luglio 2021(se il pagamento interviene entro e non oltre il 16 dicembre 2021); introduzione di misure di fiscalita' di sviluppo a partire dall'approvazione del ddl sulle Zone franche montane gia' in discussione in Senato; slittamento dei termini per l'approvazione degli strumenti finanziari in ragione dell'approvazione, nei prossimi mesi, di idonee misure di perequazione fiscale. Notte di fuoco e distruzione anche in Calabria dove bruciano diversi polmoni verdi situati soprattutto in provincia di Reggio Calabria e Catanzaro, cosi' come zone di macchia mediterranea e di boschi in tutte le province. L'Aspromonte e' la zona piu' colpita dai roghi, fino a minacciare le faggete patrimonio dell'Unesco e situate nel territorio di San Luca.

Nelle ultime ore, le fiamme si sono dirette verso il territorio di Montalto, la cima piu' alta dell'Aspromonte con i suoi quasi duemila metri di altitudine. I danni sono ingenti e in piu' occasioni sono state minacciate abitazioni e fabbricati rurali, con la morte anche di alcuni capi di bestiame. Situazione complessa anche a Catanzaro. Nel capoluogo calabrese un primo incendio ha seriamente compromesso la zona adiacente il Parco della biodiversita' e quando il rogo sembrava domato, un nuovo rogo si e' sviluppato, durante la scorsa notte, nella pineta di Siano, altro polmone verde della citta'. Nella provincia catanzarese sono ingenti i danni dopo i roghi che si sono verificati a Borgia, Simeri Crichi, Zagarise e in diversi altri territori. Nel Vibonese un vasto incendio ha creato problemi alla viabilita' tra Maierato e Pizzo. Nel Cosentino un rogo ha interessato il territorio di Paola, non lontano dal Santuario dedicato a San Francesco.

Se il dato verrà validato, dopo le opportune analisi, i 48.8 gradi registrati dalla rete Sias (Sistema informativo agrometeorologico della Regione Siciliana) questo pomeriggio a Floridia, nel siracusano, rappresenteranno il valore più alto mai annotato sul continente europeo. Il dato di Floridia, infatti, 'surclasserebbe' non solo il precedente record di 48°C misurato ad Atene il 10 luglio 1977, ma anche il record, non ufficiale, di 48.5°C 'cristallizzato' da una stazione non ufficiale a Catenanuova, nel catanese, nell'agosto 1999. Martedì scorso la rete Sias aveva registrato a Lentini, sempre nel siracusano, 47 gradi. "E' un'ondata di caldo africano da record quella che nelle ultime 48 ore sta interessando le nostre regioni meridionali" - dice il meteorologo di 3bmeteo.com Manuel Mazzoleni, spiegando che già ieri, diversi record di temperatura sono stati superati anche in Sardegna. "Considerevole la temperatura rilevata alla quota isobarica di 850 hPa, all'incirca a 1500/1550 metri circa, presso la stazione di Decimomannu che ha toccato i +30.2°C, superando il precedente record di +29.4°C del 4 luglio 1993 e 10 agosto 1999".