"Le foibe come la Shoah": nuova polemica sul Ministero dell'Istruzione

Fiano: "Errore grave del Ministero". Fratoianni: "L'esame di maturità lo facciano i collaboratori di Bianchi, non i 18enni"

Il lager di Auschwitz (Lapresse)
Cronache
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Foibe, bufera sul Ministero dell’Istruzione che le paragona alla Shoah

Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo delle foibe e raramente trascorre senza una polemica politica. Questa volta nel mirino c’è il Ministero dell’Istruzione, per via di una circolare che paragona le foibe alla Shoah:  “La ‘categoria’ umana che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana. Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla ‘categoria’ degli ebrei”, si legge nel testo, firmato da Stefano Versari, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell'Istruzione. La circolare sulle foibe è stata inviata ai dirigenti e ai coordinatori didattici di tutte le scuole italiane, provocando reazioni di protesta per quello che viene considerato come un paragone improprio.

Fiano (Pd): "Errore grave da parte del Ministero"

Il parlamentare del Pd Emanuele Fiano, figlio di Nedo, che fu deportato ad Auschwitz, commenta: ''Nel profondo cordoglio che tutta l'Italia deve per l'orribile tragedia delle Foibe e nel grandissimo rispetto che oggi celebriamo col Giorno del Ricordo, il paragone che un documento del Ministero dell'Istruzione fa tra progetto di sterminio totale del popolo ebraico e il massacro delle Foibe ad opera delle truppe titine è totalmente sbagliato. La Shoah è stato l'indicibile apice della vicenda millenaria dell'antisemitismo. L'onore e il rispetto che si deve a pagine tragiche della storia come quella delle Foibe, sulla quale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato parole ineccepibili e definitive, non può in alcun modo portare a non comprendere ed offuscare la specificità della Shoah. E' grave che un simile grave errore storico sia portato avanti proprio dal Ministero dell'Istruzione''. 

Fratoianni (Si): "L'esame di maturità lo facciano i collaboratori di Bianchi"

“Ogni anno si ripete il copione della destra di tentare di equiparare il massacro delle Foibe alla tragedia della Shoah. Ora ci si mette pure il ministero dell’Istruzione. L’esame di maturità lo facciano i collaboratori del ministro Bianchi, non i 18enni”, aggiunge Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana. “Di fronte al massacro delle Foibe e all’esodo di migliaia di vicini, frutto di un nazionalismo malato e della tragedia della guerra, serve rispetto, memoria, rigore storico. Ogni anno si ripete il solito copione della destra di questo Paese di equiparare questo massacro all’unicità della tragedia della Shoah, come se cosi si potessero edulcorare i crimini del fascismo e del nazismo in un indistinto calderone. Un’operazione cinica e strumentale che non c’entra nulla con il rispetto del dolore e con la verità storica. Se poi ci si mettono pure i burocrati del ministero dell’Istruzione a fare paragoni assurdi – prosegue il vicepresidente della commissione cultura di Montecitorio – e ad equiparare l’Olocausto con la tragedia delle Foibe, come si legge nella circolare del Capo Dipartimento del ministero di Viale Trastevere inviata alle scuole, significa che si è superato ogni limite nella banalità. A questo punto, forse l’esame di maturità dovrebbero farlo i collaboratori del ministro Bianchi e non i 18enni del nostro Paese…”. Una bocciatura decisamente netta per il Ministero, già nell’occhio del ciclone per la decisione di Bianchi di modificare le modalità dei prossimi esami, fortemente contestata dalle manifestazioni degli studenti.

L'Anpi: "Bianchi deve spiegare urgentemente"

"Chiediamo urgenti lumi al Ministro dell'Istruzione su questa comparazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile", così il Presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo ha commentato su Facebook la circolare del Miur in occasione del Giorno del ricordo.

 

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