Rupnik, nominati i giudici del processo canonico all'ex gesuita accusato di abusi su trenta suore
Sono stati nominati i cinque giudici del Tribunale che affronterà il caso del rev.do Marko Ivan Rupnik
Leone XIV vuole risolvere il caso di padre Rupnik
In data 9 ottobre 2025 sono stati nominati i cinque giudici del Tribunale che affronterà il caso del rev.do Marko Ivan Rupnik. Lo riferisce un comunicato del Dicastero per la Dottrina della Fede a proposito del caso del gesuita, teologo e mosaicista sloveno accusato di vari abusi verso religiose. "Il collegio giudicante - spiega la nota - è composto da donne e chierici che non fanno parte del Dicastero per la Dottrina della Fede e non hanno alcun ufficio presso i Dicasteri della Curia Romana". Tutto ciò "al fine di meglio garantire, come in ogni processo giudiziale, l'autonomia e l'indipendenza del suddetto Tribunale".
Gli abusi di coscienza e sessuali di cui è accusato padre Marko Ivan Rupnik, a danno di religiose adulte, risalirebbero a decenni addietro in Slovenia, quando il gesuita era padre spirituale in una comunità di Lubiana, la Comunità Loyola. Ma solo a partire dal 2021 sono venuti alla luce vari episodi di abusi sessuali compiuti da Rupnik negli anni, che hanno portato la Chiesa ad adottare misure cautelari a suo carico. A seguito di queste indagini è emerso che già nel 2020 c'era stata una scomunica 'latae sententiae' all'ex gesuita sloveno per aver assolto e vincolato al silenzio una suora da lui stesso abusata, sebbene tale scomunica sia poi stata rimessa dal Dicastero per la Dottrina della Fede, in seguito a pentimento. Come conseguenza dei casi di abusi, nel giugno 2023 Rupnik è stato espulso dalla Compagnia di Gesù per decreto del superiore generale padre Arturo Sosa Abascal, a causa del suo "rifiuto ostinato" di obbedire alle restrizioni.
Oltre ad essere uno stimato teologo e predicatore, Rupnik ha avuto una brillante carriera come artista e mosaicista: i suoi mosaici sono nei maggiori santuari del mondo, tra cui Lourdes, e anche in Vaticano, nella Cappella Redemptoris Mater, e la sua vicenda ha coinvolto quindi anche i siti dove sono collocate le sue opere. A Lourdes si è scelto di coprire i mosaici che ornavano il portale della Basilica del Rosario. Anche il portale vaticano Vatican News ha di recente tolto tutte le immagini che erano riconducibili alle opere dell'ex gesuita.