Liliana Resinovich, svolta sulla frattura T2. Gentile: “Indagato il tecnico anatomico Molinari”
Per il legale della famiglia Resinovich, la questione della frattura T2 “può dirsi ormai chiusa”, in virtù della decisione della Cassazione che ha respinto il ricorso di Visintin
Liliana Resinovich, la Procura di Trieste ha aperto un'indagine nei confronti del tecnico anatomico Molinari
Un’indagine formale è stata aperta dalla Procura di Trieste dopo l’esposto presentato da Sergio Resinovich, fratello di Liliana, la donna scomparsa e poi trovata morta il 5 gennaio 2022. L’avvocato Nicodemo Gentile ha confermato all’ANSA che nel procedimento è stato riconosciuto un indagato - il tecnico anatomico Giacomo Molinari - e che Resinovich è stato formalmente individuato come persona offesa.
Lo ha reso noto l’avvocato Nicodemo Gentile, precisando che “l'indagine, tuttora in corso, riguarda fatti verificatisi a partire dal 7 maggio 2025” e indicando nel “tecnico anatomico Giacomo Molinari la persona indagata, unico soggetto in relazione al quale sono stati formalmente sollecitati approfondimenti da parte dell'autorità giudiziaria, a seguito di dichiarazioni rese in quel periodo”.
Liliana Resinovich, Gentile: "È un delitto maturato nell’ambito delle sue relazioni più vicine"
Per Gentile, la questione della frattura T2 “può dirsi ormai chiusa”, anche in virtù della recente decisione della Cassazione che ha respinto il ricorso di Visintin. Una scelta osserva il legale, che “conferma quanto già rilevato dal GIP Mangiante: la lesione alla vertebra era già evidente nella Tac dell’8 gennaio 2021”.
Resta però “un quadro indiziario, che richiede una lettura complessiva di tutti gli elementi raccolti per arrivare a identificare l’autore dell’omicidio di Liliana”. Una morte che - secondo Gentile - presenta le caratteristiche di un delitto maturato nell’ambito delle sue relazioni più vicine”.