"Niente bambini, siamo felici cosi": il 21% delle donne non vuole essere madre

Da un'indagine dell' Istituto Toniolo emerge che l’Italia si trova ad affrontare una crisi demografica senza precedenti. Prese in esame settemila donne

di Redazione
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Generazione senza figli: il 21% delle donne non vuole essere madre. L'indagine

"Niente bambini, non vogliamo riprodurci, non vogliamo essere genitori, non fa parte del nostro progetto di vita". Ecco la fotografia delle nuove famiglie italiane, denominate childfree, da un’indagine dell'Istituto Toniolo su settemila donne tra i 18 e i 34 anni senza figli.

Come riporta la Repubblica sono tante le persone che adottano questa scelta "il 21 per cento dice chiaramente di non volerli, mentre il 29 per cento afferma di essere «debolmente interessata» alla maternità. Dunque il 50 forse non sarà madre. Complice una rivoluzione antropologica e sociale che  ha “liberato” le donne dallo stigma per il quale non essere madre voleva dire essere imperfette, mancanti, persone a metà. Una contraddizione nell’affanno occidentale contro le culle vuote, ma come spiega il demografo Alessandro Rosina, «avere figli è una scelta libera, non è cercando di convincere chi non li vuole che cambieranno le cose, ma sostenendo chi invece vuole diventare genitore». Non è un gioco di parole, ma la constatazione di un mutamento radicale in atto".

Le testimonianze sono molteplici, come quella di Stefania, che è diventata una vera e propria testimonial del movimento "no child". Al quotidiano dichiara: "Non ho rimpianti: un figlio non l’ho mai voluto. Mio marito Andrea l’ho incontrato a 30 anni, a 40 ci siamo chiesti se davvero saremmo voluti diventare genitori e la risposta è stata no, restiamo così, questa è la nostra felicità. Il desiderio di maternità non l’ho mai sentito, mi piacciono i bambini ma amo una vita dove posso avere il pieno controllo del mio tempo e delle mie giornate, dei miei spazi".

"Andrea e io viaggiamo molto, prendiamo la moto e via senza orari, non volevo prendermi cura di una terza persona, avere la responsabilità di educarla. Egoismo? Perché? Non facciamo male a nessuno. E di fronte alle vite affannate delle mie amiche, con figli adolescenti, penso di essere fortunata".

Anche Mario e Samanta sono della medesima opinione: "Saremmo pienamente in tempo per diventare genitori, ma non lo diventeremo. Abbiamo vissuto entrambi un’infanzia complicata, genitori separati, famiglie divise. Avere un bambino ci è sembrato un compito troppo grande, difficile".

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