Omicidio Mollicone, colpo di scena nell’Appello bis: in aula la testimonianza del carabiniere Tersigni

Nel processo d’appello bis per l’omicidio di Serena Mollicone, è stata ammessa la testimonianza di Gabriele Tersigni, il carabiniere al quale Santino Tuzi confidò l’ingresso della ragazza in caserma

di Federica Concas
Lo scacchiere del delitto di Arce
News

Omicidio Mollicone, ammessa la testimonianza del carabiniere Tersigni. La figlia di Tuzi: “I suoi colleghi ora devono dire la verità”

Colpo di scena nel processo d’appello bis per l’omicidio di Serena Mollicone. I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Roma hanno ammesso tra le prove anche la testimonianza di Gabriele Tersigni, il carabiniere al quale Santino Tuzi - poi morto suicida - disse di aver visto la diciottenne entrare nella caserma di Arce il 1° giugno 2001.

Tersigni fu anche il primo a raggiungere il luogo del ritrovamento del corpo della ragazza nel bosco di Anitrella: “Mi fu subito chiaro che Serena non era stata uccisa lì, e quelle caviglie così strette mi sembrarono un eccesso di zelo, una messinscena”. Sul versante opposto, la figlia del brigadiere Tuzi - durante la lettura della precedente sentenza di assoluzione dei Mottola - aveva accusato: “Papà si uccise perché restò solo. I suoi colleghi ora devono dire la verità”.

Omicidio Mollicone, l’Appello bis chiama in aula oltre sessanta testimoni

Il processo d’Appello bis è ripartito il 22 ottobre, dopo che la Cassazione ha annullato l’assoluzione dell’ex comandante Franco Mottola, del figlio Marco e della moglie Anna Maria, ritenendo insufficienti le motivazioni dei giudici di merito. Secondo l’accusa, Serena sarebbe stata aggredita in caserma dopo un confronto con Marco Mottola, colpita alla testa e poi abbandonata nel bosco di Anitrella, dove fu ritrovata due giorni dopo: una ricostruzione definita “plausibile” dalla Cassazione, che ha però chiesto ulteriori approfondimenti.

Su richiesta della procuratrice generale Deborah Landolfi, la Corte ha riaperto l’istruttoria, ammettendo anche oltre sessanta tra testimoni e consulenti - compreso Gabriele Tersigni, mai sentito prima - e autorizzando anche l’esame dei tre imputati. Rimane invece sospesa la decisione sulla nuova perizia relativa al buco sulla porta dell’alloggio della caserma, che l’accusa considera potenziale “arma” del delitto.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE "NEWS"
 

Tags:
omicidio molliconetersignitestimonianza