Palo del Colle, riaperto il caso dell'estetista trovata impiccata in casa

Qualche giorno prima della morte, la donna stava organizzando un viaggio con i figli a Disneyland. Non è stato trovato nessun messaggio d'addio

Cronache
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Palo del Colle, è stata riaperta l'indagine dell'estetista trovata impiccata in casa dall'ex marito

Il caso dell'estetista Luciana Ranieri è stato riaperto. La donna di Palo del Colle, in provincia di Bari, è stata trovata impiccata nella sua abitazione, il 10 novembre 2021, dall'ex marito che aveva le chiavi dell'appartamento. La Proura aveva chiesto l'archiviazione, ma i familiari hanno spinto per disporre nuove indagini.


Nel registro degli indagati, su decisione del gup del Tribunale di Bari Rossana De Cristofaro, figura il nome di Rocco Avita, l'ex marito dell'estetista. L'avvocato della famiglia della 36enne, Roberto Loizzo, ha sollecitato per condurre delle nuove indagini. Luciana stava organizzando un viaggio a Disneyland con i suoi bambini e cercando con la sorella un locale per festeggiare il Capodanno: faceva progetti e dunque non manifestava turbamenti che potessero fare immaginare il peggio.


La storia di Luciana Ranieri


Luciana Ranieri era mamma di due bambini ed era separata dal marito, il loro rapporto era burrascoso, come confermato dalle indagini della procura. L'ipotesi degli investigatori è che sia stata dunque indotta a farla finita a seguito di questa crisi di coppia, che durava da tempo e si era manifestata fino a poche ore prima della morte.


La presunta suicida non ha lasciato messaggi di addio, per cui la volontà di chi indaga è capire fino in fondo come siano andate le cose e se davvero "una giovane donna, madre di due figli minori amatissimi, in assenza di qualsiasi valida giustificazione e, al contrario, presa nella gestione di una crisi coniugale caratterizzata da atteggiamenti possessivi e invadenti da parte dell'ex coniuge" abbia deciso da sola di togliersi la vita.

Su quest'ultimo aspetto infatti non ci sono dubbi, come ha confermato l'autopsia, che ha parlato di soffocamento ed escluso segni di violenza esterna riconducibili all'intervento di un'altra persona. Tuttavia questo no esclude che a quel gesto estremo sia stata spinta.