Latina, i genitori del ragazzo suicida consegnano i nomi dei bulli. Le parole da brividi dei compagni di classe: "Tanto ora è morto"
La Procura di Roma indaga per istigazione o aiuto al suicido. Coinvolti anche alcuni insegnanti
Latina, il commento agghiacciante dei compagni di classe del ragazzo morto suicida: "Tanto ora è morto". I genitori consegnano ai carabinieri i nomi dei bulli
La Procura dei minori di Roma indaga per istigazione o aiuto al suicidio dopo la morte del 14enne Paolo Mendico, 14enne della provincia di Latina che ha deciso di togliersi la vita a causa delle presunte molestie e insulti dei compagni di classe. I genitori puntano però il dito anche contro la scuola, rea di non aver fatto nulla per fermare le umiliazioni del figlio.
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La preside dell'istituto "Pacinotti" non nasconde che ci siano stati dei problemi di bullismo ma altri docenti e la vicepreside parlano di episodi non così gravi da spingere il ragazzo a un gesto così estremo. Anche la psicologa che aveva seguito Paolo in passato non aveva rilevato elementi così preoccupanti.
Nel frattempo i genitori del giovane morto suicida hanno consegnato ai carabinieri i nomi dei presunti bulli, a cui sono stati sequestrati i telefoni. Le forze dell'ordine hanno provveduto all'analisi dei tabulati per ricostruire le chat incriminate. Sotto esame anche i dispositivi di Paolo, compresa la Xbox utilizzata per giocare online e parlare con i compagni di classe.
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A ricostruire la quotidianità fatta di molestie da parte dei coetanei che Paolo viveva ci ha pensato Sergio, un residente di Santi Cosma e Damiano che in una intervista al Corriere della Sera afferma di aver sentito alcuni ragazzi commentare in dialetto: "Ormai è morto, e ci cachi gliu cazz". Dopo essere stati notati, gli stessi giovani sarebbero tornati "angioletti composti".
Domani 20 settembre è in programma nel paese una fiaccolata a cui parteciperà anche il vescovo. "Buon viaggio Paolo", si legge nell'invito sui social per promuovere l'iniziativa. La garante dell’Infanzia del Lazio, Monica Sansoni, ha proposto al sindaco Franco Taddeo di incontrare la famiglia per "favorire un confronto diretto e individuare soluzioni a tutela dei minori e del loro percorso di crescita".