Pescano in un'area protetta della Sardegna e lo postano su TikTok: beccati!

Catturata a 20 metri di profondità una cernia di 22 metri nella zona di Capo Caccia, ad Alghero (Sassari)

Cronache
Condividi su:

Pubblicata su TiKtok la pesca in un'area protetta della Sardegna: esposto alla procura

C'è un esposto alla procura della Repubblica di Sassari per una battuta di pesca in area protetta in Sardegna documentata da due giovani apneisti con un dettagliato video dell'impresa pubblicato su TikTok. Uno dei due mostra la cattura, a 20 metri di profondità, di una cernia di 22 metri nella zona di Capo Caccia, ad Alghero (Sassari): "Stiamo andando in un posto, raga, dove non c'è veramente nessuno", racconta il tiktoker in un video che ancora circola su Facebook, rilanciato dal gruppo 'Roba da apneisti Spearfiscing&Freediving', al quale i due incauti l'aveva inviato e che definisce i due protagonisti "pseusopescatori".

"Faccio questo sport da quando ho 13 anni e questo è in assoluto il pesce più grosso che abbia mai preso", si vanta il protagonista del video, che poi si filma mentre cerca di vendere il pescato - 9,2 chili - nei ristoranti di Alghero, dove con l'amico spera di poter mangiare il pesce la sera. I due ci riescono al quarto tentativo: "Raga, missione compiuta. Ci siamo fatti 140 euro". 

Il video, in cui compare anche il numero di telefono del padre del tiktoker, chiamato dal figlio impaziente di renderlo partecipe dell'impresa, si conclude con immagini della cena nel ristorante e del van su cui i due ragazzi si muovono e dove passano la notte accampati davanti al mare.

Il Gruppo d'intervento giuridico (Grig) ha segnalato l'accaduto alla procura, al Corpo forestale della Regione Sardegna, alla Guardia costiera, al Comune di Alghero, all’Azienda speciale di gestione del parco naturale di Porto Conte e dell’area marina protetta "affinchè vengano svolti gli opportuni accertamenti e applicate le sanzioni di legge".

"La Sardegna non è terra e mare per beceri safari, chiunque se lo metta in testa una buona volta per tutte", ammonisce Stefano Deliperi, portavoce dell'associazione ecologista. "L’area marina di Porto Conte-Capo Caccia rientra nella zona di protezione speciale e nel sito di importanza comunitaria Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta del Giglio. Rientra, infine, nel parco naturale regionale 'Porto Conte' e nell’area marina protetta 'Capo Caccia/Isola Piana".

"Ci vuole una punizione esemplare, così sarà di esempio per tutti", scrive su Fb Christian Mulas, presidente della commissione Ambiente del comune di Alghero. "La pesca sportiva nelle aree marine protette è vietata e sanzionata penalmente", ricorda Deliperi, "potrebbe integrare gli estremi del reato di furto aggravato ai danni dello Stato, nonché la violazione della disciplina regionale e regolamentare istitutiva e gestionale dell’Amp, mentre l’acquisto di proventi da reato può integrare gli estremi di cui all’articolo 648 del codice penale (ricettazione), oltre alle sanzioni inerenti gli aspetti commerciali e igienico-sanitari".