Ponte Morandi, documenti top secret. Accesso negato anche ai parlamentari

L’Avvocatura di Stato nega ai parlamentari l’accesso al giudizio sulla chiusura del contenzioso evitando la revoca

Cronache
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L’Avvocatura di Stato nega ai parlamentari l’accesso al giudizio sulla chiusura del contenzioso evitando la revoca. Lo scrive il Fatto Quotidiano, che spiega come "nemmeno i parlamentari" possono avere accesso "agli atti più delicati di questa vicenda, che si avvia alla conclusione con passaggio della proprietà del concessionario autostradale al consorzio guidato dalla pubblica Cassa Depositi e Prestiti insieme ai fondi esteri Blackstone e Macquarie".

Contenzioso su Autostrade, negato l'accesso agli atti

A metà settembre, il senatore Mattia Crucioli (Alternativa C’è) si è visto rifiutare dall’Avvocatura dello Stato la possibilità di conoscere i contenuti del parere sull’atto transattivo che chiude la partita tra la concessionaria autostradale e lo Stato, prosegue il Fatto, che spiega: "Come tutti gli atti transattivi va sottoposto al parere dell’Avvocatura dello Stato, il cui compito è spiegare se la mossa è nell’interesse della parte pubblica. Il problema è che il documento è avvolto dal mistero. Il mese scorso i parlamentari di Alternativa C’è hanno depositato un esposto alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti denunciando profili di illegittimità nella compravendita di Autostrade. Il 13 settembre, Crucioli ha scritto all ’Avvocatura e al ministero dei Trasporti per poter visionare il parere. L’Avvocatura ha risposto due giorni dopo, negando l’accesso".