Processo Grillo jr, le chat di Silvia: "Ho fatto un casino. Ero ubriachissima"

La ragazza che accusa Ciro e i suoi tre amici di stupro si era confidata con il suo insegnante di kite-surf, tutto è finito a verbale

Cronache
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Processo Grillo Jr, il gestore del Billionaire: "Nulla di anomalo"

Prosegue al tribunale di Tempio Pausania il processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici accusati di stupro di gruppo da una ragazza conosciuta in discoteca in Sardegna nel luglio del 2019 e poi invitata nella villa del figlio del garante del M5s. "Ho fatto una ca… Poi ti racconterò. Ero ubriachissima". Al processo - si legge sul Corriere della Sera - sono state acquisite nuove chat. Sono quelle di Silvia (nome di fantasia ndr), la ragazza che ha messo a verbale le accuse, inviate al maestro di kitesurf per confidarsi e avere da lui un sostegno. Messaggi che raccontano molto di quella serata iniziata il 16 al Billionaire, dove Silvia era arrivata in taxi in compagnia di un'amica. E proseguita in casa Grillo dove, tra le 5 e le 9 del mattino, sarebbero stati compiuti gli "atti di violenza" su Silvia "consenziente", secondo i ragazzi che si sono immortalati con lei durante scene hard e con l'altra ragazza, esibendo parti intime accanto al viso di lei che dormiva.

Nell’udienza - prosegue il Corriere - sono stati ascoltati anche i vicini di casa Grillo. «Erano tutti a chiacchierare, a bere. Non abbiamo sentito nulla di anomalo», hanno detto fuori dall’aula, le proprietarie di due ville vicine a quella di Grillo. «Ho sentito i ragazzi che cantavano. Niente di strano», ha confermato un uomo del personale di una terza villa vicina. Ascoltato anche Roberto Pretto, manager del Billionaire, per capire se qualcuno si fosse accorto di qualcosa di anomalo nella serata in discoteca. «Non ci siamo accorti di nulla», assicura lui all’uscita.