Protezione Civile, Curcio striglia le Regioni. "Roghi? Serve più prevenzione"

Il capo dipartimento: "Una strage nei roghi, uccisi 20 milioni di animali. I nostri Canadian vecchi? Stiamo lavorando per comprarne di nuovi"

Cronache
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Protezione Civile, Curcio striglia le Regioni. "Più prevenzione"

L'Italia è alle prese con due emergenze, la prima è il Coronavirus che a causa della variante delta è tornato a far paura, complice anche la campagna vaccinale che ha subito un rallentamento a causa delle vacanze estive. L'altra, invece, riguarda il caldo record e gli incendi che stanno devastando il Sud del Paese. Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, ha le idee chiare sul tema. "Gli incendi boschivi - spiega Curcio al Corriere della Sera - sono l’ultima fase di una filiera della tenuta del bosco. Una filiera che la legge 353 varata nel 2000 affida alle Regioni. Sono loro a dover provvedere alla tutela del territorio, alla prevenzione e allo spegnimento. La Flotta Aerea Stato interviene quando il danno è già fatto e la situazione già compromessa".

"Abbiamo - prosegue Curcio al Corriere - 37 squadre in Sicilia e 20 in Calabria. Abbiamo attivato il sistema di protezione civile europeo e oggi, solo in Calabria, hanno operato otto Canadair, cinque nazionali e tre francesi, oltre a elicotteri, mezzi dei Vigili del fuoco, del comparto forestale e del volontariato, migliaia di uomini e donne che stanno rischiando la vita e a cui deve andare il plauso di tutti. Sono rimasti uccisi 20 milioni di animali. È un problema enorme, una perdita molto seria sia per quanto riguarda quelli domestici e del bosco, sia per il bestiame. Anche perché incide sulla filiera agroalimentare. Non a caso alcune delle vittime hanno sfidato il fuoco proprio per cercare di mettere in salvo gli animali. I nostri Canadair vecchi? Abbiamo alcuni anni davanti, stiamo lavorando alle procedure per l’ammodernamento della flotta".