Roma, aperto fascicolo su extraprofitti delle aziende del settore energetico

Secondo quanto riportano fonti legali, nell'ambito dell'apertura dell'indagine ha chiesto alla Guardia di Finanza un'informativa

Cronache
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Roma, la Procura ha aperto un fascicolo augli extraprofitti delle aziende del settore energetico


Sugli extraprofitti delle aziende del settore energetico la Procura di Roma ha aperto un fascicolo. Sulla vicenda Verdi e Sinistra Italiana avevano presentato un esposto, dove s'ipotizzavano i reati di evasione fiscale e frode per le "tasse non pagate dai colossi energetici".

Secondo quanto si apprende da fonti legali, la Procura nell'ambito dell'apertura dell'indagine ha chiesto alla Guardia di Finanza un'informativa. Il procedimento, sempre in base a quanto si apprende, è stato aperto come modello 45, ossia senza indagati o ipotesi di reato.


I reati contenuti nell'esposto


Nell'esposto si fa riferimento alla "crisi internazionale come conseguenza della guerra avviata dalla Russia in Ucraina" che ha provocato "aumenti stratosferici" ai prezzi dell'energia portando a "rincari delle bollette del gas e dell'energia elettrica di almeno 5 volte rispetto alla situazione pre-crisi".

Per i denuncianti questi "aumenti sono del tutto ingiustificati e generati anche "dalla forte speculazione - è detto nella denuncia - in quanto molte aziende energetiche italiane che acquistano, distribuiscono e vendono il gas in Italia lo fanno, per almeno i due terzi del gas venduto nel nostro paese, con contratti pluriennali sottoscritti con Gazprom a prezzi fissati pre-guerra".


Inoltre nell'esposto c'è anche quanto affermato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, il 4 agosto scorso che nel corso di una conferenza stampa "ha duramente denunciato il mancato versamento della tassa sugli extraprofitti che per il 40% doveva essere versata entro il 30 giugno 2022 per un importo totale di 10 miliardi di euro".

Alla luce di questa situazione i denuncianti chiedono alla Procura di Roma "di aprire un'indagine per verificare se siano stati commessi reati di evasione e frode fiscale e se i reati dovessero trovare conferma di valutare se procedere nel sequestro preventivo delle somme evase".