L'Italia scende in piazza per Gaza, oltre 30 mila in corteo a Roma. Tensioni a Napoli, bruciate foto di Meloni e Netanyahu
Parte lo sciopero generale di 24 ore in tutta Italia in segno di solidarietà alla popolazione di Gaza
Sciopero per Gaza, oltre 30 mila in corteo a Roma. Tensioni a Napoli, bruciate foto di Meloni e Netanyahu
Migliaia di studenti stanno affollando in queste ore le strade di Napoli per Gaza. Il corteo principale, partito da piazza Mancini con destinazione piazza Municipio, sta vedendo la partecipazione di alunni provenienti da numerosi istituti scolastici del capoluogo campano, uniti nello slogan “fermiamo il genocidio in Palestina”.
La protesta, organizzata da collettivi studenteschi e movimenti vicini alla causa palestinese, ha avuto un momento particolarmente concitato davanti alla sede centrale dell’Università Federico II. Lì i manifestanti hanno acceso fumogeni e srotolato un lungo striscione chiedendo di “bruciare gli accordi con Israele”, in riferimento alle collaborazioni accademiche e istituzionali con enti israeliani.
“Oggi facciamo quello che il nostro Governo non ha fatto in questi due anni - ha urlato uno studente al megafono - bruciamo simbolicamente gli accordi tra le università italiane e chi compie il genocidio in Palestina. Davanti al silenzio delle istituzioni, siamo noi a dover alzare la voce”.
Nel mirino anche il rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito, accusato di far parte della Fondazione Med-Or, ritenuta dai manifestanti complice del sostegno politico e logistico allo Stato israeliano. Gli studenti hanno inoltre annunciato che le università italiane potrebbero essere occupate qualora la Flotilla venisse intercettata o bloccata.
La protesta, però, non si è limitata a slogan e richieste. Alcuni attivisti hanno bruciato le immagini della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.
30 mila in corteo a Roma, vigili del fuoco in testa
È partito da piazza dei Cinquecento il corteo dello sciopero generale a sostegno della popolazione di Gaza. Secondo fonti di polizia, i partecipanti sono circa 30 mila: una lunga colonna che da piazza Vittorio si estende fino alla Stazione Termini.
Ad aprire il corteo i vigili del fuoco, che sventolano la bandiera palestinese. Dal corteo si alzano cori e slogan contro il governo israeliano: “Sionisti e fascisti pensavate che saremmo stati liberi, vi siete sbagliati. Questa è la rivolta contro i sionisti e i governi che li appoggiano”.
Nel frattempo, da segnalare il lancio di uova contro l’Ufficio scolastico regionale in via Frangipane. Gli studenti, in protesta contro il ministro Valditara, lo accusano di impedire di parlare del “genocidio di Gaza” nelle scuole e prendono di mira anche la direttrice Anna Paola Sabatini con cori offensivi.
Oltre 500 persone in piazza a Novara, nessuna tensione
Sono stati soprattutto gli studenti, oltre 500 i presenti, ad animare questa mattina a partire dalle 10 a Novara la piazza Matteotti, di fronte al palazzo della Prefettura, la manifestazione organizzata nel contesto dello sciopero nazionale indetto da Usb in segno di solidarietà con le popolazioni della Palestina vittime degli attacchi dell'esercito israeliano.
Moltissime bandiere della Palestina e vessilli arcobaleno della pace, in una piazza affollata ma tranquilla. Numerosi gli interventi dei rappresentanti del sindacato di base e dei ragazzi delle scuole, che hanno ripetuto le parole d'ordine poste alla base della mobilitazione: stop al genocidio dei palestinesi, no al riarmo, interruzione di rapporti commerciali con Israele a cominciare dalle forniture di armi. Consistente lo schieramento di forze di polizia che hanno controllato a distanza il presidio, che si é svolto senza incidenti e in un clima pacifico.
Oltre 4 mila in manifestazione al porto a Genova
Sono oltre 4 mila le persone, studenti e lavoratori, che hanno riempito la zona del varco di San Benigno e Albertazzi, all'imbocco del porto di Genova, al grido di "Viva Palestina" nel giorno dello sciopero generale indetto da USB e promosso dai portuali del Calp.
Tra i manifestanti, alunni di ogni età, docenti, genitori, lavoratori dei trasporti, della scuola, vigili del fuoco, tutti uniti dalle bandiere palestinesi e dagli striscioni a sostegno di Gaza, "contro il genocidio in corso", gridano i presenti. Nessun momento di contatto o tensione con la polizia. Dopo i due cortei partiti da parti opposte della città e riunitisi in porto, un altro maxi corteo è in programma alle 14:30.
"I numeri sono importanti, forse 100 volte superiori rispetto alle aspettative. Si vede che la gente e’ arrivata finalmente a capire che del genocidio non ne può più" ha detto Riccardo Rudino del Calp, tra i promotori del maxi sciopero di oggi. "Era giusto che il paese, normalizzato al ribasso, trovasse un momento di riscatto di dignità e di coraggio e noi cerchiamo di raccoglierlo insieme alla missione umanitaria della Flotilla, missione che va sostenuta".
Sciopero, l’Italia si ferma in segno di solidarietà per Gaza
Via libera allo sciopero generale di 24 ore in tutta Italia in segno di solidarietà alla popolazione di Gaza. La giornata di protesta odierna è stata indetta dai sindacati Usb, Cub, Adl e Sgb, con il coinvolgimento di ferrovie, trasporto pubblico locale, porti, taxi, scuole e università, ad eccezione del trasporto aereo. Sono circa 80 le piazze che manifesteranno in tutto il Paese.
L'Usb sottolinea come la mobilitazione generale sia stata convocata "in risposta al genocidio in corso nella Striscia di Gaza, al blocco degli aiuti umanitari da parte dell'esercito israeliano e alle minacce rivolte contro la missione internazionale Global Sumund Flotilla, che vede a bordo anche lavoratori e sindacalisti italiani impegnati nel portare derrate alimentari e beni di prima necessità alla popolazione palestinese".
Nel settore ferroviario, il personale del gruppo Fs, Italo e Trenord ha aderito all'agitazione dalla mezzanotte di oggi fino alle ore 23. Tuttavia, Rete ferroviaria italiana (Rfi) precisa che potrebbero esserci "modifiche al servizio anche prima e dopo la sua conclusione". Possibili quindi disagi per i passeggeri, con i treni che potrebbero subire cancellazioni o ritardi, ad eccezione delle due fasce di garanzia, dalle 6:00 alle 9:00 e 18:00 alle 21:00.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha sottolineato che lo sciopero dei trasporti "è iniziato ieri sera" ed è stato indetto da "un sindacato di base di estrema sinistra. L'ultima adesione è sotto il sette per cento. Ad ora sull'Alta velocità e sui Frecciarossa solo un convoglio è stato soppresso" mentre sui regionali c'e' "il 25 per cento dei blocchi".
La protesta nelle scuole, invece, riguarda il personale docente e Ata del comparto Istruzione e Ricerca, con il coinvolgimento di insegnanti delle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado. Infine, nel comparto sanità, lo stop ci sarà dall'inizio del primo turno fino alla conclusione dell'ultimo della giornata odierna.
Dai ieri tra gli influencer circola anche una story Instagram che chiede anche ai creatori di contenuti per il web di fermarsi in segno di solidarietà per Gaza.