Siccità e mancanza d'acqua nelle risaie nel pavese, stop ai diserbanti

Per salvare parte del raccolto di riso dovrebbe piovere per almeno una settimana

Morimondo, canale irriguo fra le risaie (foto Piero Quispe)
Cronache
Condividi su:

A rischio la raccolta di riso nel Pavese a causa della siccità


Il 50% del riso europeo proviene dalle risaie di Novellara, Vercelli e il Pavese: "Tra dieci giorni non ci sarà più acqua, inutile spendere per disinfestare", affermano due agricoltori della Lomellina come riportato dall'Agi.

In particolare, il vicepresidente di Confindustria Pavia, Antonio Strada, parla di quanto sia difficile in questo momento affrontare la siccità e continuare a investire in diserbanti è solo una spesa inutile: "Di notte non ci dormo perché vedere le coltivazioni così è come guardare i figli stare male. È molto difficile che a breve avremo ancora acqua, quindi è inutile spendere in diserbanti e concimi. Io all’anno metto  80mila euro in diserbanti. Se anche riuscissimo ad avere una parte di raccolto, avremmo comunque un calo della produzione perché senza i disinfestanti le risaie sarebbero più sporche", afferma Strada.

I temporali sporadici non bastano e per riuscire a asalvare il raccolto di riso dovrebbe piovere per un'intera settimana: "Se non arriva una settimana d’acqua tra dieci giorni è finita. In questo periodo, le risaie dovrebbero essere sommerse. Può essere che il riso riesca a sopravvivere, soffrendo, e qualcosa lo salviamo. Ma se non accestisce, cioé non ‘figlia’ altre piante, la perdita sarebbe in ogni caso enorme", conclude Strada.