Simona Cinà morta in piscina a Palermo. L’amica: "Siamo state insieme fino alle 3 di notte e stava benissimo. Nessun eccesso di alcol"
Le testimonianze sulla pallavolista trovata senza vita a una festa
Morta in piscina, parla l'amica di Simona: "Stava benissimo, nessun eccesso"
"Nessuno ha ecceduto con l'alcol. Era una serata di divertimento sano. Ci siamo divertite, come facevamo sempre con tutti i nostri compagni atleti. E lei stava benissimo". Così Francesca, 20 anni, amica della coetanea Simona Cinà, la pallavolista appassionata di surf trovata morta in una piscina durante una festa di laurea a Bagheria, nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Giovedì prossimo è prevista l'autopsia. "Ci siamo divertite tanto, abbiamo ballato e giocato a palla in piscina tutta la notte. Poi - continua in una intervista sul sito di La Repubblica - le ho detto che avevo freddo e che volevo andare via. La serata era tranquilla, già molti ragazzi erano andati via. Lei invece è rimasta e ha continuato a ballare, stava benissimo". Erano le 3.20 quando l'amica ha lasciato la villa. "Va bene, tranquilla - mi ha risposto - domani scendiamo a giocare al campo". Per Francesca "Simona non può essere annegata. La piscina era bassa, toccavamo. E poi era bravissima a nuotare. Eccelleva in tutti gli sport".
Simona Cinà, le testimonianze su quei quindici minuti fatali
Proseguono le indagini sulla morte di Simona Cinà, la pallavolista 20enne trovata senza vita a bordo piscina durante una festa in una villa privata a Bagheria (Palermo). I genitori della ragazza avevano parlato di stranezze al momento del loro arrivo sul posto, non erano presenti alcolici e i vestiti della ragazza non si trovavano. Ma ora diversi testimoni hanno deciso di uscire allo scoperto e la Procura smentisce la famiglia della vittima sulle circostanze citate. Simona si è immersa per fare un bagno in piscina fra le 3,30 e le 3,45 del mattino di sabato scorso. "Quando l’abbiamo vista, - dicono alcuni testimoni a La Repubblica - due di noi si sono tuffati immediatamente, con tutti i vestiti addosso e l’hanno tirata fuori".
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Era già troppo tardi, però. Le manovre per cercare di rianimarla non hanno avuto esito. Alle cinque del mattino era tutto finito. "Non respirava, dalla bocca le usciva acqua", è la testimonianza drammatica dei giovani che si affannano attorno a lei. Le praticano le manovre, schiacciano il petto per praticare il massaggio cardiaco, lasciano dei segni sul corpo. Parte la chiamata al 118: sono le 4,10. Alle 4,23 arrivano i soccorritori: le tentano tutte, ma anche loro senza successo.