Studente italiano si toglie la vita a New York: Il padre: "Deriso da un prof". VIDEO

Tragedia in un college di New York: uno studente italiano si toglie la vita. Il padre accusa l’istituto di isolamento e indifferenza: "Chiedeva aiuto, un’insegnante gli rispose “LOL”"

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Una tragedia che scuote non solo la comunità italiana all’estero, ma anche il mondo dell’educazione internazionale. Un giovane studente italiano è morto suicida in un college di New York e il padre, distrutto dal dolore, punta il dito contro l’istituto che frequentava il figlio.

«Mio figlio era stato isolato perché accusato di aver copiato. Era solo, umiliato, e chiedeva aiuto», racconta l’uomo con la voce rotta. Secondo il suo racconto, il ragazzo avrebbe manifestato più volte segnali di grave disagio psicologico, arrivando a parlare apertamente di pensieri autolesivi.

“Risero quando chiese aiuto”

Il dettaglio più inquietante riguarda un presunto episodio con una docente. Quando il giovane avrebbe confidato il proprio stato di sofferenza, ricevendo parole che invece di rassicurarlo, lo avrebbero umiliato.

«A una delle sue frasi – dice il padre – l’insegnante avrebbe risposto “LOL”. Come se la sofferenza di mio figlio fosse uno scherzo».

Se questo fosse confermato, si tratterebbe di una mancanza gravissima sotto ogni profilo umano ed educativo.

L’isolamento dopo l’accusa di plagio

Il padre sostiene che tutto sia iniziato dopo un’accusa di copiatura che avrebbe portato il ragazzo a essere emarginato dagli altri studenti e, di fatto, lasciato solo nel campus. Un clima che avrebbe aggravato una fragilità già presente.

«Era finito in una spirale», spiega. «Non si sentiva più protetto, né ascoltato».

La tragedia nella stanza del dormitorio

Secondo quanto riferito dalla famiglia, il ragazzo avrebbe usato una cassetta degli attrezzi trovata nella stanza per togliersi la vita, impiccandosi a un gancio del letto a castello. Un gesto estremo, che nessuno avrebbe cercato di prevenire nonostante i segnali di allarme.

Indagini in corso

Le autorità statunitensi ora stanno indagando sull’accaduto, mentre la famiglia chiede chiarezza, responsabilità e verità. L’obiettivo è capire se ci siano state negligenze e se la scuola abbia sottovalutato o ignorato segnali evidenti.

Un caso che solleva grandi domande

Questa vicenda riaccende il dibattito su:

  • il supporto psicologico agli studenti all’estero

  • la gestione delle fragilità emotive nei college

  • la formazione degli insegnanti

  • il bullismo accademico e l’isolamento sociale

Quando uno studente chiede aiuto e non viene ascoltato, il sistema fallisce. Quando viene ridicolizzato, si trasforma in una condanna silenziosa.

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