Tabaccaio Napoli, bloccato a Fumicino: "Sono io la vittima"

Gaetano Scutellaro, il tabaccaio napoletano che aveva rubato un Gratta e Vinci vincente da 500mila euro è stato arrestato ieri presso l'Aeroporto di Fiumicino

Cronache
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Gaetano Scutellaro, questo il nome del tabaccaio più famoso d’Italia. Scutellaro, 57 anni, è diventato una “star” dopo essere scappato con un Gratta e Vinci da ben 500.000 euro di vincita, rubato a un’anziana cliente che lo aveva acquistato e grattato poco prima.

La sua fuga, però, è durata poco. Ieri, domenica 5 settembre, è stato intercettato dalle autorità di frontiera che, mentre aspettava tranquillo di sapere a quale gate dell’aeroporto di Fiumicino doversi avviare, gli si sono avvicinati e lo hanno portato con loro. Le autorità gli hanno notificato una denuncia a piede libero per furto e, per quanto in questi casi non sia previsto un interrogatorio, gli hanno chiesto di restituire il tagliando sottratto alla cliente.

Dunque, il tabaccaio di via Materdei, Napoli, ha spiegato di non avere con sé nessun Gratta e Vinci (dichiarazione confermata dalla perquisizione sia personale che dei bagagli alla quale è stato sottoposto), ma ha iniziato addirittura a sostenere di essere lui la vittima del furto e di voler denunciare la donna che lo ha denunciato a sua volta.

ADM, su impulso del Direttore dell'Ufficio Giochi Numerici e Lotterie, Stefano Saracchi, ha subito provveduto al blocco della riscossione del biglietto risultato vincente. Inoltre, si legge in una nota, alla luce del fatto che "all'interno della ricevitoria operasse al terminale di validazione, un soggetto collegato da un rapporto di parentela con il titolare, essendo lo stesso fuggito con il tagliando per poi rendersi irreperibile, ADM, a tutela dei consumatori e per la salvaguardia della legittimità delle regole sul gioco pubblico, ha ritenuto di avviare il procedimento di sospensione cautelare del rapporto fiduciario posto alla base della concessione rilasciata".

Per queste ragioni, gli Uffici ADM della Direzione Campania hanno avuto l'incarico di valutare con estrema urgenza "l’immediata sospensione dell’attività sia della ricevitoria che della stessa rivendita, in attesa dell’esito delle indagini al termine delle quali si potranno valutare i presupposti per la revoca di tutti i titoli concessi dall’Amministrazione".