Torre del Greco, bimbo annegato. La madre confessa: credevo avesse un ritardo

Il bimbo di due anni è stato ritrovato morto nel Napoletano. La madre ha confessato l'omicidio

Cronache
Condividi su:

Torre del Greco, bambino morto annegato. Si indaga sulla madre. I testimoni: "È stata lei a buttarlo in mare"

Un bimbo di due anni è morto annegato in mare a Torre del Greco, nel Napoletano. È successo nella tarda serata di domenica nella zona della Scala, a ridosso dell'area portuale della città vesuviana. Stando a una prima ricostruzione, il bambino sarebbe stato notato in acqua dopo che alcuni presenti avevano bloccato la mamma, che minacciava di suicidarsi. Indagano i carabinieri.

Alcuni passanti si sono tuffati in acqua per recuperare il bambino. Il piccolo è stato riportato a riva ma i soccorsi sono stati inutili. Mentre la donna è stata condotta alla caserma dei carabinieri della locale compagnia per essere ascoltata dagli inquirenti. Madre e figlio sarebbero entrambi di Torre del Greco.

La salma del bambino di due anni e mezzo morto annegato è stata posto sotto sequestro e messa a disposizione dell'autorità giudiziaria. Un atto dovuto, in attesa di conoscere gli esiti delle indagini sul caso e per capire se sulla morte del piccolo possa esserci qualche responsabilità della madre. Gli inquirenti hanno disposto anche il sequestro della parte della spiaggia prospiciente la porzione di mare dove è stato recuperato il corpo senza vita del bimbo.

Bimbo annegato nel Napoletano, fermata la madre del piccolo: confessa di aver ucciso lei il figlio

I pm della procura di Torre Annunziata, retta da Nunzio Fragliasso, hanno emesso un decreto di fermo di per omicidio volontario nei confronti della 40enne di Torre del Greco il cui bambino di due anni e mezzo è annegato ieri sera. Il provvedimento è arrivato dopo un lungo interrogatorio della donna, oltre che del marito, dei residenti nei pressi della spiaggia in località La scala a Torre del Greco e dei due ragazzi che hanno cercato di soccorrere il bambino già in acqua e poi bloccato la donna che sembrava volerlo seguire.

I fatti sono accaduti intorno alle 22. La donna era in riva al mare con il bambino tra le braccia quando il marito segnalava alle forze dell’ordine il suo allontanamento da casa con il figlio. Nonostante i tentativi di rianimarlo da parte di sanitari del 118, chiamati dei primi soccorridori, il bambino è deceduto per annegamento.

Sono in corso le indagini per accertare i motivi dell’omicidio ma, da primi elementi raccolti dagli inquirenti, la donna, si apprende, ha confessato di averlo ucciso perché credeva che il piccolo fosse affetto da problemi di ritardo mentale, anche se dal punto di vista sanitario non c’era nessuna conferma.