Truffe sui fondi del Pnrr, tra i 23 arrestati anche l'ex azzurro di sci Mair

Mair è sospettato di essere stato a capo di una rete internazionale che avrebbe sottratto oltre 600 milioni di euro dal fondo del Pnrr tra il 2021 e il 2023

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Guardia di Finanza Gdf
Cronache

Si puntava anche ad ottenere bonus edilizi

C’è anche l’ex azzurro dello sci alpino e imprenditore altoatesino Alex Mair tra le 23 persone raggiunte dall’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta del procuratore europeo delegato dell'Ufficio di Venezia, nell'ambito di un'indagine su una frode ai danni dell'Unione europea per i fondi del Pnrr.  In tutto gli indagati sono 73.

Mair, 53 anni originario di Colle Isarco, si trova in carcere a Bratislava, in attesa di essere estradato in Italia.L’ex sportivo, assieme a una donna di origini ucraine  residente ufficialmente a Verona, è considerato uno di vertici dell’organizzazione criminosa.

Mair è sospettato di essere stato a capo di una rete internazionale che avrebbe sottratto oltre 600 milioni di euro dal fondo del Pnrr tra il 2021 e il 2023. Nella sua carriera sportiva Alex Mair ottenne il suo miglior risultato il 6 aprile del 1989 nella località statunitense di Alyeska, quando conquistò la medaglia d’argento in supergigante ai Campionati mondiali juniores.

Due anni dopo partecipò ai Mondiali senior di Saalbach-Hinterglemm, concludendo la gara di superG al quattordicesimo posto. In Coppa del mondo collezionò solo risultati deludenti. La sua ultima gara fu lo slalom speciale dei Campionati olandesi nel gennaio del 1996.

L’operazione scattata all’alba di ieri è stata condotta dal comando della guardia di finanza di Venezia e dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie, con il supporto del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata e del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche. Sono stati sequestrati, in forma preventiva, anche oltre 600 milioni di euro. L’operazione è stata supportata anche dalle forze di polizia slovacche, rumene e austriache.