Uccise la fidanzata con decine di coltellate: il Tribunale di sorveglianza concede i domiciliari a Dimitri Fricano
Il trentottenne, condannato in via definitiva a 30 anni per l’omicidio della fidanzata Erika Preti, ha ottenuto di nuovo i domiciliari dal Tribunale di sorveglianza di Torino. La decisione sarebbe legata al peggioramento dei problemi di salute
ERIKA PRETI e DIMITRI FRICANO
Il Tribunale di sorveglianza concede a Dimitri Fricano i domiciliari, dopo il rientro in carcere avvenuto lo scorso febbraio
Dimitri Fricano torna ai domiciliari. Il 38enne, condannato in via definitiva a 30 anni per l’omicidio della fidanzata Erika Preti, uccisa in Sardegna nel 2017, ha ottenuto di nuovo la misura alternativa dal Tribunale di sorveglianza di Torino.
Il provvedimento, anticipato dall’Unione Sarda, prevede il ritorno a casa della madre a Biella dopo il rientro in carcere avvenuto lo scorso febbraio. Le motivazioni non sono state rese pubbliche, ma si ipotizza, come già accaduto nel 2023, che il tribunale abbia valutato i problemi di salute legati alla grave obesità.
Dal falso racconto della rapina alla confessione
Erika Preti, 28 anni, venne uccisa nell’agosto 2017 a San Teodoro, in Sardegna, mentre era in vacanza con Dimitri Fricano. La giovane morì, nella casa presa in affitto dalla coppia a a Lu Fraili, a causa delle decine coltellate inferte dal fidanzato. In un primo momento, Fricano si giustificò raccontando di un’aggressione a scopo di rapina finita nel sangue.
Solo dopo un mese lo stesso confessò l’omicidio sostenendo che fosse iniziato con una lite: Erika lo avrebbe rimproverato per delle briciole sul tavolo, lui avrebbe reagito insultandola. Uno scontro degenerato fino all’uccisione della compagna.
Il processo si concluse con la condanna a 30 anni di reclusione, poi confermata in via definitiva nel 2022. I giudici ricostruirono un omicidio maturato in un contesto di rabbia improvvisa, escludendo l’ipotesi della legittima difesa. Un duro colpo per la famiglia della vittima che teme di rivivere il dolore già provato con la precedente scarcerazione.