Variante K, l'influenza mette KO gli italiani: a Natale l'ondata di contagi potrebbe esplodere. Bassetti: "Fatevi un regalo, vaccinatevi’”

Ad Affaritaliani il virologo Matteo Bassetti fa il punto sull'influenza stagionale e mette in guardia dai possibili rischi in assenza di vaccinazione

di Chiara Feleppa
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Variante K, a Natale contagi in aumento, picco a gennaio. Il virologo Bassetti: "Fatevi un regalo, vaccinatevi’”

Italiani a letto con febbre altissima, spesso sopra i 38°C, brividi, naso chiuso, gola infiammata, tosse secca, mal di testa e forte senso di stanchezza. Sono i sintomi dell'influenza che sta mettendo ko sempre più italiani. A circolare è la variante K del ceppo A (H3N2), che sta circolando già in diversi Paesi con una diffusione più ampia e rapida del previsto.

"La variante K è fondamentalmente un'evoluzione del virus H3N2 dell'influenza A. Come già visto nel Coronavirus, si tratta di un virus modificato che è in grado di resistere alle attività degli anticorpi, siano essi naturali, quindi sviluppatisi in seguito al contagio, oppure derivanti da vaccinazione", dice ad Affaritaliani l'esperto Matteo Bassetti. In altre parole, spiega il virologo, non importa se l'anno scorso si è già stati effetti dall'influenza o si è ricorsi alla vaccinazione: il virus, resiste. 

E allora, cosa fare? "La strada maestra resta quella della vaccinazione, che copre i virus dell'influenza e non quelli parainfluenzali. La vaccinazione protegge dallo sviluppo delle forme gravi, mitigando i sintomi, ed evitando lo sviluppo di problemi più invasivi e cavandolesa con qualche giorno di febbre e mal di gola", sostiene Bassetti.

Una posizione condivisa anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che sottolinea come il vaccino continui a fornire protezione contro il ricovero ospedaliero, sia nei bambini che negli adulti, sebbene la sua efficacia contro la malattia clinica durante la stagione in corso rimanga incerta.

"Il vaccino rimane una delle misure di salute pubblica più efficaci, e questo va detto alla gente: tutti i dati dicono che le persone vaccinate hanno forme meno gravi ispetto ai non vaccinati", prosegue Bassetti. "Sta di fatto che si tratta di un 'super virus', perché essendo diventato resistente alle difese dei vecchi vaccini e in parte a questo, è evidentemente più potente degli altri", spiega l'esperto. 

I consigli per i più piccoli 

Tra le fasce di popolazione, gli adulti di 65 anni e oltre rappresentano quella più a rischio, in quanto la maggior parte dei casi gravi richiedono il ricovero ospedaliero. La diffusione parte però dai bambini, soprattutto da quelli che non hanno mai avuto esperienza di contatto con l'H3N2. "In tutti i paesi il contagio è partito dai bambini che, tornando da scuola a casa, lo diffondono e lo trasmettono agli adulti. I bambini vanno vaccinati anche per l'influenza. Poi, un consiglio alle famiglie: se malati, non bisogna mandarli a scuola", prosegue Bassetti. 

La situazione resta critica anche soprattutto in vista del Natale. "Feste, pranzi, cene e incontri faranno da volano alla diffusione del contagio, diventando il terreno perfetto per il propagarsi del virus. Bisogna fare attenzione, perchè qualcuno pur di non rinunciare al cenone di turno, finirà per andarci influenzato e contagerà altre persone", le parole del virologo. La situazione, per nulla positiva, è da monitorare nelle prossime due settimane, ma c'è ancora tempo per vaccinarsi in vista del picco massimo, previsto tra la prima e la seconda settimana di gennaio.

"Dico alle persone di farsi un regalo di Natale: vaccinatevi!", è il monito di Bassetti, che conclude con una riflessione amara: "Il Coronavirus ci ha lasciato una lezione che non abbiamo mai imparato: l'80% degli italiani continua a non vaccinarsi e ad avere abitudini scorrette". Qualche esempio? "Chi sta male va a lavoro, incontra persone, prende la metropolitana senza mascherina, non si lava le mani e ha abitudini scorrette. Tutto questo...non fa bene", conclude il virologo. 

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