Villa Pamphili, il presunto killer e i corteggiamenti: "Mi diceva che aveva 3 milioni sul conto"
Una donna lo accusa: "Ford cercava una terrazza per girare il suo film. Con la scusa di farmi recitare ci siamo rivisti al Pantheon"
Madre e figlia trovate morte nel parco di Villa Pamphili (Foto Lapresse)
Villa Pamphili, i corteggiamenti di Ford a poche ore dalla morte della compagna e la figlia
Emergono nuovi dettagli sulla morte di madre e figlia nel parco di Villa Pamphili a Roma. Per il possibile duplice omicidio è stato arrestato un uomo, presumibilmente il compagno della donna e forse padre della piccola. Ma mentre la polizia gli dava la caccia, dopo 24 ore dal ritrovamento dei cadaveri, Rexal Ford, prima di fuggire in Grecia, continuava a vivere come se nulla fosse a Roma, alla ricerca di una delle terrazze panoramiche della città per girare un film e, perché no, per trovare qualche bella ragazza da agganciare, con la scusa di poter dispensare preziosi consigli sul cinema. "Non sembrava un uomo del cinema, aveva gli stessi abiti del video dell’arresto", racconta a Il Messaggero quella donna che è stata in compagnia di Ford, su un muretto, per circa due ore.
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"Non mi convinceva, parlava di sé come un produttore famoso ma cercandolo sul web non c’erano grandi riscontri, dava consigli banali", aggiunge la giovane che aveva accettato di incontrare quello sconosciuto solo perché in pieno centro. "Mi raccomando, io ti aiuto ma tu non andare a raccontare in giro che ti ho fatto delle avances», aveva messo le mani avanti lui, "certo sei una bella ragazza, potrei farti delle promesse che poi non manterrei oppure potrei portarti nel mio hotel qui vicino, ma non te lo chiedo perché ti rispetto. Sul conto ho tre milioni ma vivo come una persona umile perché non mi va che la gente sappia che sono ricco". La ragazza adesso è sotto choc: "Pensavo fosse solo un ciarlatano, non credevo di avere davanti un assassino".