Triennale Milano, Boeri inaugura "Cuore": nuovo spazio di studio e ricerca

Il nuovo centro studi riscopre la sua originaria vocazione degli anni '30, mantenendo e valorizzando i vuoti architettonici che caratterizzano la Triennale

di Pasquale Diaferia
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Stefano Boeri inaugura il nuovo spazio del Centro Studi della Triennale
Culture

La Triennale Milano apre il centro studi "Cuore" per partecipare al presente della creatività e della cultura

Il Presidente di Triennale Milano, architetto Stefano Boeri, ha inaugurato questa mattina il nuovo spazio del Centro Studi, ospitato proprio all’ingresso della struttura di Viale Alemagna. Battezzato con l’ambizioso nome “Cuore”, si presenta come uno spazio aperto, gratuito e a disposizione per lo studio, come un’organo per la ricerca, la sperimentazione e la riflessione critica sulla contemporaneità e sul futuro.

Lo spazio, che riscopre matrice architettonica di questo luogo, ritorna anche alle origini: negli anni ‘30 ospitava laboratori e aree di studio per artisti e studenti. Nell’intenzione del recupero, si è tornati a quella destinazione, non sostituendo ma rivalutando e rispettando i Vuoti architettonici attorno ai quali Triennale fu progettata da Muzio nel 1933.

Stefano Boeri inaugura il nuovo spazio del Centro Studi della Triennale
 

Boeri ha definito Cuore: “Aperto al pubblico, aperto alla città. Uno spazio per partecipare al presente della creatività e della cultura, ma sopratutto per immaginare il futuro.” Sarà possibile consultare in piena libertà tutti i libri, foto e filmati  esposti ed in continua rotazione. Ma, dialogando con gli archivisti presenti in sede negli orari di apertura della struttura museale, si potrà prenotare la visione degli oltre trecentomila materiali depositati, tra cui oltre ventimila foto.

I principi ispiratori dell’intervento architettonico su questo nuovo hub culturale milanese sono stati molto chiari: Rispetto e valorizzazione del progetto originale di Muzio, Rispetto energetico e di sostenibilità, Renderlo ancora più accessibile e inclusivo. “Abbiamo esposto, per questa inaugurazione, una Lettera di Le Corbusier del 1931 sulla proporzione in architettura, ma che in realtà parla della vocazione internazionale di questo spazio.” ha concluso Boeri, “secondo noi riassume al meglio questa raccolta di intelligenza e cultura, che oggi è a disposizione di tutti.”.

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