Intesa, Mps, Eni, Generali e altre blue chip: pioggia di dividendi in arrivo. Gli azionisti iniziano a festeggiare: le cifre

Cresce l'attesa per le 23 blue chip che staccheranno la cedola lunedì prossimo 19 maggio e che la metteranno in pagamento agli investitori

di Maddalena Camera
Economia

23 blue chip staccano la cedola lunedì prossimo. Intesa superstar con un rendimento di quasi il 10%

Sono 23 le blue chip che staccheranno la cedola lunedì prossimo 19 maggio e che la metteranno in pagamento agli investitori entro i due giorni successivi. Ovvio che si tratta dei dividendi pagati sui bilanci 2024, un anno particolarmente fortunato per le banche che hanno potuto godere di tassi di interesse elevati.

E così Intesa San Paolo distribuirà il saldo del dividendo pari a 17,1 centesimi dopo aver già dato agli azionisti un acconto di pari importo lo scorso novembre. Il che vuole dire, tenendo conto del prezzo medio delle azioni,  un rendimento altissimo, pari al 9,8%. Tra gli esempi positivi Monte dei Paschi di Siena che è tornata alla cedola l’anno scorso e che staccherà un dividendo di 86 centesimi in netto in aumento rispetto al 2024, quando era stato di  25 centesimi.

Mediobanca, nell’approvare i risultati dei nove mesi al 31 marzo, ha deliberato un acconto di 56 centesimi  per azione, durante il consiglio di amministrazione dell’8 maggio. Anche Bper  e Popolare di Sondrio staccheranno la cedola nel D-Day del 19 maggio. Lo stesso giorno, sarà la volta di alcuni titoli del risparmio gestito, tra cui Azimut  e Finecobank , e delle compagnie assicurative Generali e Unipol.

Il Leone di Trieste ha promesso nel Capital market day del 30 gennaio scorso di avere l’obiettivo di distribuire oltre 7 miliardi di euro cumulativi di qui al 2027, circa il 30% in più rispetto al precedente piano triennale. Ci  sono alcune new entry rispetto all’anno scorso. Nexi ha annunciato il ritorno all’utile e l’avvio della distribuzione del dividendo, che quest’anno sarà pari a 23 centesimi  per azione, per un totale di 300 milioni di euro distribuiti agli azionisti.

Torna al dividendo dopo cinque anni, Saipem che prevede una cedola di  17 centesimi per ogni azione ordinaria e di 5 euro per le risparmio. Eni distribuirà la quarta tranche e, oggi, 14 maggio, l’assemblea degli azionisti sarà chiamata ad approvare il dividendo 2025 di 1,05 euro  per azione, sempre da distribuirsi in quattro tranche, che segna un incremento del 5% rispetto all’anno scorso. 

Alla distribuzione di dividendo sarà chiamata anche Tenaris  uno dei titoli che più  ha sofferto dopo l’annuncio di dazi da parte del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump lo scorso 2 aprile, a causa del calo del prezzo del petrolio. Anche i titoli del lusso Brunello Cucinelli e Moncler, che distribuirà una cedola pari a 1,3 euro ad azione,  fanno i conti con la guerra dei dazi. Tra chi staccherà il 19 maggio ci sono anche A2a, Italgas, Amplifon, Recordati, Inwit e Interpump. Ricordiamo che anche i  dividendi sono sottoposti a tassazione al  26%, come le altre rendite finanziarie, eccetto i titoli di Stato (12,5%).  E nel giorno dello stacco cedole gli investitori devono aspettarsi un calo dei corsi a Piazza Affari. Infatti, il prezzo delle azioni si riduce di una quota corrispondente al valore dei dividendi.  E chi acquista alla data di stacco non vedrà in esso il dividendo. Ossia non prenderà la cedola.

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