Affitti brevi, Milano dichiara guerra alle keybox, ma è già tardi: le app aprono i portoni e mettono a rischio il condominio
La serratura del portone può essere azionata a distanza da chiunque abbia accesso all’app, e, come tutte le piattaforme digitali, non è immune agli attacchi informatici
Affitti brevi e sicurezza, la battaglia di Milano contro le keybox digitali
Milano dichiara guerra alle keybox, le scatolette che contengono le chiavi per gli appartamenti in affitto breve. Peccato che sia troppo tardi dato che i lucchetti portachiavi non li utilizza più nessuno per consegnare le chiavi agli ospiti di passaggio. E per i condomini che non affittano i loro appartamenti in quel modo il nuovo sistema è assai peggio delle anestetiche keybox. Infatti si tratta di una app, ovviamente a pagamento (circa 25 euro al mese), la più usata in Italia è Vikey, che permette di collegare il citofono dell’appartamento e di far scattare la serratura del portone da remoto.
Solitamente all’ospite viene dato un codice alfanumerico monouso per il soggiorno mentre chi si occupa della gestione dell’appartamento (proprietario o società che si occupa degli affitti brevi) tramite l'app può aprire in ogni momento il portone. Molto comodo dunque per chi fa dell’affitto breve un business ma il suo utilizzo rende il condominio vulnerabile. Purtroppo, come tutte le app, anche quelle che permettono questa funzione possono essere soggette ad attacchi informatici.
Il risultato è facilmente intuibile dato che, da remoto, il portone del condominio con appartamenti per affitti brevi (e ormai a Milano e in tutte le grandi città è un fenomeno diffusissimo) può essere aperto in ogni momento e chi ci vive dunque è sempre a rischio. Oltretutto chi occupa per pochi giorni un appartamento nella maggior parte dei casi arreca danni alle aree comuni passando con valige di enormi dimensioni. Per non parlare della spazzatura che viene buttata in ogni dove.
Purtroppo nessuna legge tutela i proprietari che vivono negli appartamenti e non praticano affitti brevi. Ci dovrebbe essere una legge che permette agli amministratori di condominio di imputare immediatamente i danni da affitti brevi ai proprietari degli appartamenti in questione che devono farsi carico senza indugio dei danni prodotti dalla loro redditizia attività.