Altro che nuovo Ceo di Gucci: De Meo inaugura un ruolo mai visto prima in Kering. Ecco chi è e cosa fa

Lo scorso 9 settembre, l’assemblea degli azionisti ha confermato la nomina di Luca de Meo con il 98,97% dei voti

di Elisa Mancini
Economia

Kering, de Meo parte dalle risorse umane e non da Gucci

Luca de Meo debutta alla guida di Kering con un colpo a sorpresa: niente nomina di Francesca Bellettini a ceo di Gucci come primo passo. Anzi la prima mossa del nuovo amministratore delegato punta alle risorse umano. Dal suo passato da ceo di Renault arriva Thomas Cuntz, veterano del gruppo con 24 anni di esperienza, per un ruolo creato su misura: global talent development and people engagement head. Cuntz riporterà direttamente a Béatrice Lazat, chief people officer di Kering dal 2016.

Nel suo ruolo guiderà le principali funzioni HR del gruppo: gestione dei talenti, mobilità interna, performance, formazione, inclusione e diversità, engagement e relazioni con i dipendenti. Tutto pensato per allineare le risorse umane agli obiettivi strategici di Kering.

L’ufficializzazione di de Meo segna l’inizio di una nuova fase per il conglomerato che controlla Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta e Balenciaga. Lo scorso 9 settembre, l’assemblea degli azionisti ha confermato la sua nomina con il 98,97% dei voti. De Meo ha subito sottolineato la necessità di riorganizzare il gruppo per ridurre il debito e aumentare l’efficienza.Il piano strategico sarà presentato la prossima primavera.

Intanto restano continuano i rumor su Gucci. Stefano Cantino, ceo dal gennaio 2024, potrebbe lasciare il posto a Francesca Bellettini, attuale deputy ceo di Kering e già ex ceo di Saint Laurent. Per ora però De Meo manda un segnale chiaro: prima si rinforza la struttura interna, poi si guarda ai vertici dei marchi.

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