Amazon e OpenAI, un matrimonio da 10 miliardi che fa tremare Nvidia: i chip di Aws al centro dell'accordo
Dopo l’accordo da 38 miliardi con AWS, Altman apre a un nuovo investimento per sostenere i costi dell’IA e ridurre la dipendenza da Nvidia
Amazon valuta un maxi-investimento in OpenAI: sul tavolo oltre 10 miliardi
OpenAI è in trattative per raccogliere 10 miliardi di dollari o più da Amazon. Il colosso dell'intelligenza artificiale cerca nuovo capitale per finanziare i suoi costi di elaborazione in rapida crescita. Lo riporta The Information, secondo cui l’accordo mira a utilizzare i chip di Ai Trainium di Amazon che andrebbero a sostituire (o a integrare) i chip Nvidia oggi usati da OpenAi. L’investimento proposto valuterebbe OpenAI a più di 500 miliardi di dollar, e il potenziale investimento di Amazon aiuterebbe l'azienda a rispettare gli impegni già presi per noleggiare grandi volumi di capacità server dai provider cloud.
Il tempismo non è certo casuale. Dopo la riorganizzazione completata in autunno, OpenAI ha guadagnato più autonomia allentando il legame esclusivo che aveva con Microsoft, Redmond resta comunque il principale investitore, con oltre 13 miliardi messi sul piatto dal 2019, ma non è più l’unico fornitore obbligato di infrastrutture.
Amazon entra così in una partita già affollata: Bezos inoltre ha già investito almeno 8 miliardi in Anthropic, uno dei principali concorrenti di OpenAI, seguendo una logica di copertura del rischio che la stessa Microsoft applica da tempo.. OpenAI ha già stretto accordi pesanti con Nvidia, AMD e Broadcom e, poche settimane fa, ha firmato un’intesa da 38 miliardi proprio con AWS, il primo vero accordo formale con il gigante del cloud.
Il tutto mentre i chip Nvidia, anche nella versione "depotenziata" H200, restano una pedina chiave nella partita globale, Cina compresa, secondo glu ultimi accordi di Trump. Per gli analisti americani il senso è chiaro: Sam Altman sta lavorando sia per superare Nvidia, sia per gonfiare la valutazione prima dello sbarco in Borsa, e se anche il fronte dei semiconduttori con Amazon dovesse chiudersi, l’IPO di OpenAI potrebbe presentarsi a Wall Street con numeri ben più alti degli attuali 500 miliardi di dollari stimati.