Apple chiude negozi di New York per l'impennata dei contagi

I clienti potranno solo acquistare prodotti dalla piattaforma online dell'azienda e recarsi in negozio per il ritiro

(foto Lapresse)
Economia
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Rinviato il piano di rientro in ufficio per i dipendenti Apple a data da destinarsi

Apple ha chiuso i suoi negozi di New York City per rispondere all'impennata dei casi di Covid-19 negli Stati Uniti. Secondo quanto dichiarato dall'azienda a Barron's, i negozi di New York saranno aperti solo per il ritiro degli acquisti. I clienti, scrive l'agenzia MF-Dow Jones, potranno dunque acquistare prodotti dalla piattaforma online dell'azienda e recarsi in negozio per il ritiro. "Non saranno aperti per consultazioni o per fare un giro".

"Monitoriamo costantemente la situazione sanitaria e adegueremo sia le nostre misure di sicurezza che i servizi in negozio per garantire la tutela della salute di clienti e dipendenti", scrive Apple in una mail a Barron's. "Rimaniamo impegnati in un approccio globale per i nostri team che combini test regolari con controlli sanitari giornalieri, obbligo di mascherina per dipendenti e clienti, pulizia profonda e congedo per malattia retribuito", ha aggiunto l'azienda di Cupertino.

Nonostante l'impennata dei contagi - che secondo Bloomberg hanno toccato la cifra giornaliera record di 1,45 milioni lunedì - i Centers for Disease Control and Prevention statunitensi hanno raccomandato la riduzione dell'isolamento da 10 a 5 giorni per soggetti asintomatici, che dovranno portare la mascherina per altri 5 giorni, e ridotto a 5 giorni il periodo di quarantena per soggetti vaccinati entrati in contatto con un positivo.

A metà dicembre, il colosso degli iPhone aveva comunicato anche che avrebbe rinviato il piano di rientro in ufficio per i suoi dipendenti a data da destinarsi, facendo marcia indietro rispetto alle sue intenzioni iniziali. In precedenza, aveva infatti stabilito un rientro graduale da gennaio 2022, iniziando con uno o due giorni a settimana in presenza.

Sempre a metà dicembre aveva chiuso temporaneamente i negozi di Brickell City Centre, a Miami; Annapolis, nel Maryland; e Ottawa, in Canada, per l'aumento dei casi di Covid-19. Inoltre, aveva imposto l'obbligo di indossare la mascherina nei suoi Store a tutti i clienti e dipendenti per limitare i contagi.