Assicurazioni, il rapido invecchiamento della popolazione mondiale trasformerà il settore del ramo danni entro il 2050. Ecco come
Il report di Capgemini su come il rapporto tra anziani e persone in età lavorativa influenzerà profondamente abitudini di consumo, mobilità e uso della tecnologia
Assicurazioni, il rapido invecchiamento della popolazione mondiale trasformerà il settore del ramo danni entro il 2050
Il World Property and Casualty Insurance Report, pubblicato dal Capgemini Research Institute, evidenzia come l'invecchiamento della popolazione mondiale rivoluzionerà il settore globale delle assicurazioni del ramo danni (Property & Casualty, P&C) entro il 2050. Il report descrive come il cambiamento nel rapporto tra anziani e persone in età lavorativa influenzerà profondamente abitudini di consumo, mobilità e uso della tecnologia, con ripercussioni significative sulle assicurazioni sia private che commerciali. Questi trend guideranno il settore verso un approccio più preventivo e modulare, basato sul monitoraggio in tempo reale dei rischi e modelli di underwriting sempre più tecnologici.
Una popolazione che invecchia cambia il comportamento dei consumatori
L’invecchiamento della popolazione globale comporterà, nei prossimi decenni, una trasformazione profonda della forza lavoro, con sempre meno adulti attivi a sostegno degli anziani. Entro il 2050, si prevede che il tasso globale di dipendenza demografica salirà al 26%, rispetto al 16% del 2024: ciò significa che ci saranno 26 anziani ogni 100 lavoratori, rispetto ai 16 attuali. Se si esclude il continente africano, la cui popolazione è mediamente più giovane, il tasso arriverà al 31% (dal 18% attuale).
Questa transizione avrà conseguenze significative sul comportamento dei consumatori e sulla struttura dell’economia. Con l’aumento dell’età media, le abitudini di spesa si sposteranno sempre più verso esperienze piuttosto che beni durevoli. Il 45% dei consumatori intervistati prevede di aumentare la spesa in viaggi, beni di lusso e ristrutturazioni domestiche, mentre il 70% non intende acquistare una nuova casa o ampliare quella attuale.
Questi cambiamenti, uniti alla crescente urbanizzazione e all’automazione tecnologica, avranno un forte impatto sul modo in cui le compagnie assicurative serviranno i propri clienti. Ad esempio, le polizze auto si orienteranno verso coperture commerciali e di mobilità condivisa, dato che gli anziani guideranno meno e faranno maggiore uso dei servizi di trasporto condiviso. Anche le assicurazioni per la casa dovranno adattarsi, offrendo soluzioni preventive, adatte a famiglie multigenerazionali e spazi abitativi più piccoli. In ambito lavorativo, le linee commerciali dovranno considerare l’automazione spinta da cambiamenti demografici e nuovi profili di rischio.
“I profondi cambiamenti demografici in atto avranno un impatto diretto e di vasta portata sul settore assicurativo ed in particolare nel ramo Danni. Le compagnie devono cominciare sin d’ora ad analizzare i propri portafogli per comprendere la sensibilità ai trend emergenti e valutare che esposizione ci sarà in un mercato maturo e in transizione. Questo le aiuterà a sviluppare modelli di servizio più resilienti e orientati al futuro anche grazie alla adozione di intelligenza artificiale”, ha dichiarato Matteo Bonati, Insurance Director di Capgemini in Italia. “Sarà fondamentale mantenere il focus sui cambiamenti dei comportamenti dei clienti per avere un vantaggio competitivo ed evitare una concorrenza basata solo sul prezzo.”
Rischi interconnessi e maggiore esposizione alle perdite
Le compagnie assicurative dovranno affrontare anche le conseguenze del cambiamento climatico, soprattutto in relazione a una forza lavoro che sta invecchiando. Secondo Oxford Economics, che ha condotto un’analisi per Capgemini, il 98,5% della popolazione mondiale sarà esposta al rischio di siccità e l’80% al rischio di piogge estreme. Questo aumento della volatilità climatica, unito alla concentrazione urbana, darà origine a rischi interconnessi con elevato potenziale di perdita. Secondo il report, per affrontarli sarà fondamentale integrare dati climatici e strumenti di analisi predittiva nel processo di underwriting e nella strategia assicurativa.
Affrontare la sfida del ramo P&C grazie a dati e AI
Un elemento centrale delle nuove strategie sarà l’utilizzo di dati predittivi e intelligenza in tempo reale nei processi di underwriting. Il report evidenzia che l’88% delle compagnie assicurative ne riconosce l’importanza cruciale per il futuro, ma solo il 17% dispone oggi delle capacità adeguate.
Per prepararsi e adattarsi a questi cambiamenti demografici, il report suggerisce l’adozione di nuove strategie da parte delle compagnie del ramo danni:
- Adattarsi al cambiamento nei comportamenti dei clienti: rivedere la presenza geografica e creare modelli di servizio sensibili all’età
- Trasformare il modello operativo: modernizzare le architetture dati, sfruttare l’AI e l’automazione per creare sistemi resilienti e aumentare l’efficienza.
- Governance del rischio: utilizzare strumenti predittivi nel processo di underwriting e nella gestione dinamica dei portafogli.
Tutto questo richiede un’evoluzione continua: i dirigenti del settore devono agire nel medio termine, mentre i consigli di amministrazione dovranno affrontare sfide strategiche di lungo periodo.