Atlantia, pronto il nuovo piano: svolta da 8 miliardi dopo Autostrade

Dopo l'addio focus sulla crescita all'estero in concessioni, aeroporti e sistemi di pagamento. Il mercato premia il piano di valorizzazione di Telepass

Foto di Jared Murray
Economia
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Atlantia è pronta per ridisegnare un futuro alquanto "promettente": la vicenda Aspi, riporta il Sole 24 Ore, sta finalmente per trovare un definitivo compimento. Carlo Bertazzo, l'amministratore delegato, si trova infatti al lavoro per chiudere celermente la cessione dell'asset alla cordata guidata da Cassa Depositi e Prestiti. Un'azione che porterà in cassa ben 8 miliardi di euro. E intanto, sulla scia di tali accordi, si iniziano a intravedere primi segnali di ripresa. 

A tre anni dalla tragedia del Ponte Morandi, a uno e mezzo dall'inzio della pandemia, che ha costretto restrizioni e limitazioni, soprattutto nel settore aeroportuale e stradale , la svolta per Atlantia sembra vicina. Secondo gli analisti di Equita il traffico via aereo "è migliorato nuovamente dopo qualche settimana di stabilizzazione”, così come quello via terra. 

Ed è proprio sulla scia di questi risultati positivi che la compagnia, fa sapere il Sole 24 Ore, intende dare impulso al nuovo progetto industriale che puntare a fare di Atlantia una holding sempre più snella focalizzata sulla gestione di infrastrutture di trasporto high tech e sostenibili. Tra i principali obiettivi, continua il Sole 24 Ore: crescita a livello internazionale nei settori chiave come concessioni autostradali, gestione aeroportuale, sistemi di pagamenti digitali per la mobilità. 

Ad esempio, il piano di valorizzazione di Telepass punta a  crescere anche fuori confine, in Europa e nel settore dei servizi ai mezzi pesanti. L'iniziativa di una possibile ipo al 2024, riporta il Sole 24 Ore, ha già ricevuto il plauso del mercato, così come la potenziale strategia di allocazione delle risorse che la holding incasserà dalla cessione di Autostrade.