Banche, la sicurezza è tutto. Spesi nel 2024 oltre 460 milioni di euro per la sicurezza nelle filiali. Rapine dimezzate in 5 anni
“La sicurezza è da sempre una priorità assoluta per il mondo bancario – ha affermato il Direttore Generale dell’ABI, Marco Elio Rottigni
Abi, investimenti delle banche a 461 milioni di euro per la sicurezza delle filiali
Nel 2024, il settore bancario ha investito circa 461 milioni di euro nella sicurezza delle filiali, con una media superiore ai 23.000 euro per sportello. È quanto emerge dall’indagine sulle spese per la sicurezza anticrimine condotta da OSSIF, il Centro di ricerca ABI in materia di sicurezza.
Un impegno che, spiega l'Abi, "conferma la costante attenzione del comparto alla tutela di clienti, operatori e strutture, perseguita attraverso investimenti mirati in tecnologie di protezione, formazione del personale e un’attività di monitoraggio dei rischi continua e strutturata, svolta in stretta collaborazione con le Forze di Polizia".
“La sicurezza è da sempre una priorità assoluta per il mondo bancario – ha affermato il Direttore Generale dell’ABI, Marco Elio Rottigni – un impegno concreto che nel 2024 si è tradotto in oltre 460 milioni di euro di investimenti, destinati al rafforzamento delle misure fisiche di protezione per persone e valori. Il calo delle rapine in banca, diminuite del 57% negli ultimi cinque anni, da 119 episodi nel 2020 a 51 nel 2024, rappresenta un risultato tangibile di questo lavoro e conferma l’importanza di mantenere sempre alta l’attenzione sul tema. In un contesto globale in continua evoluzione – ha aggiunto Rottigni – è sfida fondamentale di ABI e del settore promuovere una cultura della sicurezza, capace di coniugare protezione fisica e difesa cyber con un approccio unitario e strategico. Intensificare la collaborazione con le istituzioni e le Autorità preposte all’ordine pubblico rappresenta una condizione essenziale per affrontare con efficacia le sfide attuali e quelle future."
Dall’indagine risulta che le misure di prevenzione antirapina e antifurto rappresentano la maggiore voce di costo con quasi 247 milioni di euro (53,5% del totale), con un incremento annuo del 13,8%. Seguono le spese per la gestione del contante – trasporto e trattamento dei valori – pari a oltre 181 milioni di euro (39,3%) e quelle destinate ai premi assicurativi, pari a 33 milioni di euro (7,2%).
Con riferimento alle spese per la protezione delle filiali, le banche hanno investito prevalentemente nell’ acquisto, installazione e manutenzione degli impianti di sicurezza, per un totale di oltre 157 milioni di euro (63,7%). Per i servizi di vigilanza è stata invece sostenuta una spesa superiore agli 84 milioni di euro (pari al 34,1%), mentre per le attività di formazione è stato destinato un importo di oltre 5 milioni di euro (pari al 2,2%).
Tra i sistemi di sicurezza più diffusi per la prevenzione delle rapine, la videoregistrazione risulta presente nella quasi totalità delle filiali, seguita dai dispositivi di erogazione temporizzata del denaro (92%). In aumento anche l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza, presenti in oltre il 60% delle filiali.
Per la protezione degli ATM, i dispositivi più utilizzati sono i sistemi di allarme connessi ai sensori antiscasso, presenti in oltre il 90% degli sportelli automatici, e i dispositivi attivi per la protezione del locale in cui è collocato l’ATM (70%). È inoltre notevole l’impegno delle banche nelle attività info-formative in tema di sicurezza nei confronti dei propri dipendenti realizzate anche attraverso un’apposita “Guida alla sicurezza per gli operatori di sportello”, realizzata da OSSIF in collaborazione con il Ministero dell’Interno e le Prefetture.