Banco Bpm, Orcel: "Distrutto valore, stiamo valutando se proseguire l'Opa. Commerzbank? Non siamo contenti"
Su Banco Bpm "sulla base di una serie di fattori, incluso la distruzione di valore, non abbiamo fretta di decidere se proseguire con l'Ops", ha dichiarato il Ceo di Unicredit
ANDREA ORCEL
UniCredit, Orcel: “Bene azioni in salita ma non siamo contenti di performance”
"Siamo contenti che Commerzbank abbia un nuovo piano e che l’azione sia salita. Ne beneficiamo anche noi. Siamo meno contenti della loro performance. Infatti il loro utile netto invece che salire del 12% si è contratto dell’8%". Lo ha detto, intervistato da 'Milano Finanza', l'amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel.
"Pensavamo che Commerzbank si sarebbe avvicinata a UniCredit e invece abbiamo 20 punti di differenza su efficienza tra costi e ricavi e quasi il doppio di rote. Inoltre da un punto di vista industriale hanno approfittato di fattori esogeni che prima o poi finiranno", ha aggiunto.
Banco Bpm, Orcel: “Ha distrutto valore, stiamo valutando se proseguire con Ops”
Su Banco Bpm "sulla base di una serie di fattori, incluso la distruzione di valore, non abbiamo fretta di decidere se proseguire con l'Ops", per cui "stiamo valutando", ricordando che "abbiamo fatto una offerta a novembre. All’epoca siamo stati molto chiari sul fatto che percepivamo incertezza su Anima e che non avremmo pagato per questa incertezza. Stavamo offrendo un 15-20% 'undisturbed', includendo il premio di dividendo ai soci. Poi ci siamo resi conto che, data la tempistica dell’ops su Bpm, non saremmo stati in grado di effettuare un riacquisto di azioni proprie di 3,6 miliardi prima della chiusura o mancata chiusura dell’operazione".
"Ma se chiudessimo l’operazione Bpm - aggiunge - gli azionisti avrebbero la loro quota nel riacquisto di azioni proprie UniCredit, ovvero un altro 6%. In seguito ci siamo resi conto che per allineare la qualità degli attivi Bpm alla nostra in Italia avremmo dovuto effettuare altri 800 milioni di accantonamenti, 550 milioni al netto delle imposte, ovvero un altro 6%. E poi arriviamo ad Anima, che abbiamo giustamente ignorato perché, a seconda di come la si voglia valutare, ha distrutto valore per la banca tra 1 e 1,7 miliardi. In effetti - prosegue l'ad - se si guarda ora alle proiezioni di capitale di Bpm, con Anima in portafoglio, il riacquisto di azioni proprie è stato annullato e devono tornare al livello decente di capitale in eccesso che stavamo pagando a novembre, quando abbiamo fatto la nostra offerta, e che ora è stato impiegato con un rendimento dell'11%, che, se avessi fatto con i miei riacquisti di azioni proprie, avrei declassato. Quindi se si mettono insieme tutti i dati e si fanno i calcoli, si trova facilmente un premio tra il 40 e il 50% rispetto a dove erano prima che facessimo l’offerta", conclude Orcel.