Bce, Lagarde accelera sull’euro digitale: “Pronto in un paio d’anni, serve rapidità”
L’euro digitale rappresenta un’iniziativa volta a realizzare una versione elettronica della moneta emessa dalla banca centrale. L’obiettivo? Assicurare l’autonomia monetaria dell’UE
Christine Lagarde
Bce, Lagarde: “Euro digitale in arrivo entro due anni, dobbiamo muoverci in fretta”
L’euro digitale “dovrebbe essere pronto in un paio d’anni”: “dobbiamo muoverci velocemente, non possiamo permetterci di perdere tempo”. Queste le parole della presidente della Bce Christine Lagarde in un’intervista all’emittente finlandese Mtv Oy. Fino ad ora, la Bce aveva fissato il 2029 come anno possibile per l’implementazione dell’euro digitale. Lagarde ha affermato che l’obiettivo del progetto non è sostituire il contante, ma creare un’alternativa alle piattaforme di pagamento digitali già esistenti, come le carte di credito, che non sono europee e molte volte “comportano commissioni massicce”.
Ma cos’è in concreto l’euro digitale?
L’euro digitale, sviluppato dalla Commissione Europea, è una valuta digitale emessa esclusivamente dalla Banca Centrale Europea, che è l’unica autorizzata a crearla e a metterla a disposizione di persone e consumatori. Il suo funzionamento e il modo di usarla sono simili a quelli del contante, anche se sarà in forma digitale. Ogni euro digitale sarà garantito direttamente dalla BCE e sarà distribuito a cittadini e aziende tramite banche, altri fornitori di servizi di pagamento e anche gli uffici postali.
Le aziende italiane Almaviva, gruppo specializzato in innovazione digitale, e Fabrick, fintech del gruppo Sella operante nell’Open Finance, sono tra le società scelte dalla Banca Centrale Europea, nell’ambito del progetto dell’euro digitale, per sviluppare l’applicazione mobile e la sua infrastruttura tecnologica che consentiranno ai cittadini europei di utilizzare la moneta digitale europea. A riferirlo un comunicato, che riporta i risultati di una gara d’appalto europea.
L’app, si legge, concepita per essere intuitiva e facile da utilizzare, sarà fruibile tramite smartphone, tablet o smartwatch, e offrirà a tutti i cittadini dell’Unione Europea un’esperienza omogenea e sicura per i pagamenti digitali. La parte del progetto affidata alle due realtà italiane comprende anche lo sviluppo dell’infrastruttura, che sarà aperta e interoperabile grazie a software di sviluppo (SDK) e interfacce di programmazione (API) dedicate, permettendo ai fornitori di servizi di pagamento europei di integrare senza problemi i propri servizi con la piattaforma dell’euro digitale.
Questo metodo, si legge, assicurerà una diffusione capillare della nuova moneta e favorirà l’innovazione lungo tutta la filiera dei pagamenti, rafforzando l’indipendenza tecnologica europea.
L’euro digitale rappresenta un’iniziativa volta a realizzare una versione elettronica della moneta emessa dalla banca centrale, progetto che la BCE sta promuovendo con determinazione da diversi anni al fine di assicurare l’autonomia monetaria dell’UE. La normativa comunitaria necessaria è attualmente in fase di esame da parte del Consiglio e del Parlamento europeo.
La durata iniziale del contratto, affidato ad Almaviva e Fabrick in associazione temporanea di imprese tramite un bando riservato alle aziende europee, è di 4 anni, con la possibilità di proroghe fino a 10 anni.