Benetton, allo studio la divisione del mattone di famiglia

Rumors Benetton, si starebbe alzando l'opportunità di rivedere il perimetro della controllata immobiliare Edizione Property

Luciano Benetton, fondatore del gruppo Benetton
Economia
Condividi su:

La famiglia Benetton studia la divisione di una parte del patrimonio immobiliare. Il dossier, scrive Il Sole 24 ore, è sul tavolo di Edizione da qualche mese ma le numerose partite in corso, dalla cessione di Aspi alla "gestione" del pacchetto del 4% di Generali Ass. con nel mezzo gli sviluppi giudiziari che hanno coinvolto il presidente Enrico Laghi, hanno rallentato il processo decisionale. Nelle ultime settimane però, secondo indiscrezioni raccolte dal giornale, l'attenzione si sarebbe nuovamente alzata sull'opportunità di rivedere il perimetro della controllata immobiliare Edizione Property.

Ci si trova ad ogni modo in una fase preliminare di "valutazione", riferisce una fonte, tant'è che si stanno vagliando una serie di ipotesi e soluzioni tecniche, senza aver già individuato l'opzione definitiva. La strada e l'obiettivo da raggiungere sarebbe stata però già tracciata con un consenso diffuso tra i rappresentanti dei quattro rami famigliari di Ponzano Veneto: distribuire a ciascuno dei quattro blocchi un equivalente controvalore di cespiti immobiliari.

Quanto alla vicenda Laghi, al momento non sono all'ordine del giorno sostituzioni, nè revisioni dell'assetto attuale di governance. Secondo alcuni osservatori l'impressione è che un eventuale cambio al vertice della holding non si registrerà prima della vendita di Aspi a Cdp e ai fondi. Tanto più che le partite urgenti da gestire, per esempio le Generali, chiamano in causa direttamente gli azionisti. La posizione su Trieste al momento non è cambiata.

Edizione, con il suo 4% della compagnia assicurativa resta per ora fuori dagli schieramenti in campo pur rappresentando, di fatto, l'ago della bilancia nel confronto che sta andando in scena sugli assetti e la governance delle Generali. La tempistica della messa a punto di una strategia precisa su Trieste non sara' frettolosa, complici anche le scadenze domestiche del gruppo, tra cui la cessione di Aspi alla cordata Cdp-fondi, temi che restano le priorita'. Il closing di Aspi difficilmente potra' realizzarsi prima dell'inizio del nuovo anno.