Big Tech, l’IA non premia tutti: Google festeggia e Alphabet vola sopra le attese, mentre Microsoft e Meta pagano il conto degli investimenti

Le trimestrali dividono i giganti dell’intelligenza artificiale

di Elisa Mancini

Da sinistra Mark Zuckerberg (Meta) - Jeff Bezos (Amazon) - Sundar Pichai (Google) - Elon Musk (X)

Economia

Big Tech, la febbre dell’AI non contagia tutti: solo Google guadagna la fiducia del mercato

Google presenta conti sopra le attese e avanza a Wall Street, mentre Microsoft e Meta calano nonostante i risultati soddisfacenti. Le trimestrali dei tre colossi di Big Tech confermano l'appetito per l'intelligenza artificiale, dove continuano a spendere miliardi di dollari. Il colosso di Redmon ha presentato una trimestrale oltre le previsioni del mercato complice la divisione cloud, ma ha comunicato di aver speso 35 miliardi di dollari sull'intelligenza artificiale negli ultimi tre mesi, una cifra ben superiore alle stime degli analisti.

Il primo trimestre dell'esercizio fiscale si è chiuso con ricavi in aumento del 18% a 77,67 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti. L'utile per azione è risultato pari a 3,72 dollari. La divisione Azure ha segnato un aumento del 39% dei ricavi, oltre le aspettative del mercato che scommetteva su un rialzo del 37%. Wall Street guarda ai risultati con scetticismo e dove i titoli perdono il 2,92%.

Meta, invece, ha annunciato ricavi in aumento del 26% a 51,24 miliardi di dollari ma l'utile è crollato dell'83% a causa di un onere fiscale una tantum da quasi 16 miliardi. A innervosire Wall Street, dove è arrivata a perdere oltre il 7%, anche la previsione di un'accelerazione "significativa" delle spese nel 2026 inseguito "ai costi infrastrutturali".

"Abbiamo avuto un trimestre positivo. Meta Superintelligence Lab ha avuto un ottimo inizio e continuiamo a essere leader nel settore degli occhiali con l'intelligenza artificiale", ha detto Mark Zuckerberg che, in una recente cena alla Casa Bianca, ha previsto che la sua società spenderà fino a 600 miliardi in data center e altre infrastrutture negli Stati Uniti entro il 2028.

Per Alphabet, la holding a cui fa capo Google, il terzo trimestre si è chiuso con un utile in aumento a 34,9 miliardi di dollari, o 2,87 dollari per azione, sopra le attese degli analisti. I ricavi sono saliti del 16% a 102,35 miliardi, oltre le attese del mercato. Meglio delle previsioni anche i ricavi da cloud, che si sono attestati a 15,16 miliardi. Per il 2025 Google prevede di spendere fra i 91 e i 93 miliardi di dollari nell'intelligenza artificiale.

Meta, trimestrale oltre le attese: ma pesa una tassa straordinaria da 15,9 miliardi

Meta ha riportato risultati trimestrali superiori alle attese di Wall Street, ma il titolo è crollato fino al 9% nelle contrattazioni after-hours a causa di un onere fiscale straordinario da 15,93 miliardi di dollari. La società ha spiegato che la voce deriva dall'applicazione del "One Big Beautiful Bill Act" voluto dall'ex presidente Donald Trump, che comporta una perdita contabile non monetaria ma ridurrà in modo significativo le imposte federali effettive nel 2025 e negli anni successivi.

Nel terzo trimestre, i ricavi sono saliti del 26% a 51,24 miliardi di dollari, contro i 49,41 miliardi stimati, segnando la crescita più sostenuta dal primo trimestre 2024. L'utile per azione rettificato si è attestato a 7,25 dollari, ben sopra i 6,69 dollari previsti dagli analisti. Meta prevede ricavi per il quarto trimestre compresi tra 56 e 59 miliardi di dollari, un intervallo che supera il consensus di mercato. Tuttavia, la società ha rivisto al rialzo il limite inferiore delle spese annuali, ora attese tra 116 e 118 miliardi, contro la precedente forchetta di 114-118 miliardi.

Il CEO Mark Zuckerberg ha spiegato che la crescita dei costi riflette l'aumento della domanda di potenza di calcolo necessaria per le iniziative di intelligenza artificiale e l'espansione delle infrastrutture cloud. Meta prevede ora spese in conto capitale per il 2025 tra 70 e 72 miliardi, rispetto alla precedente stima di 66-72 miliardi. La divisione Reality Labs, dedicata ai visori e ai dispositivi per la realtà virtuale e aumentata, ha registrato una perdita di 4,4 miliardi su vendite per 470 milioni. Le vendite del quarto trimestre dovrebbero calare rispetto all'anno precedente, in assenza di nuovi headset sul mercato.

Nonostante ciò, Meta ha superato le attese sugli utenti e sulla pubblicità: 3,54 miliardi di persone utilizzano quotidianamente le sue app, mentre le vendite pubblicitarie hanno raggiunto 50,08 miliardi. Le azioni Meta restano in crescita di oltre il 45% da inizio anno, sostenute dal forte impegno nell'intelligenza artificiale e dal lancio dei nuovi occhiali smart Ray-Ban Display, già esauriti.

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