Boccone amaro per Zucchero nel 2024, la sua società chiude in perdita. I conti del cantante
Nonostante il passo falso, la Zucchero & Fornaciari resta una società finanziariamente solida, con riserve consistenti accumulate negli anni
Boccone amaro per Zucchero
Quando, alla fine di agosto, Zucchero ha visto i conti della sua società musicale, il celebre artista emiliano non deve aver trattenuto una reazione colorita.
I numeri della Zucchero & Fornaciari Music srl parlano infatti chiaro: dai quasi 4 milioni di utile dell’anno precedente si è passati a una perdita di circa 279 mila euro, e i ricavi si sono praticamente dimezzati, scendendo da 10,29 a 4,75 milioni di euro. Un colpo che ha fatto sparire la società dalle prime posizioni nella classifica delle imprese musicali più redditizie dei cantanti italiani, dove fino a poco tempo fa Zucchero figurava tra i primi dieci.
Come riporta Open, la società, controllata al 99,5% da Adelmo Fornaciari e amministrata dal fratello Lucio (che detiene lo 0,5% restante), si occupa non solo della produzione e distribuzione delle opere musicali, ma anche della promozione e della gestione di tutti gli aspetti legati all’uscita dei dischi. Il 2024, però, è stato un anno difficile. Le attività discografiche e promozionali hanno subito un forte rallentamento, anche se il prossimo bilancio potrebbe beneficiare del tour mondiale che ha accompagnato il cantante fino al suo 70º compleanno, celebrato con una serie di concerti all’Arena di Verona.
Nonostante il passo falso, la Zucchero & Fornaciari resta una società finanziariamente solida, con riserve consistenti accumulate negli anni d’oro. Queste risorse sono state parzialmente destinate a investimenti finanziari, anche di natura speculativa. Nel portafoglio della società figurano titoli di Stato per oltre 200 mila euro, obbligazioni per circa 1,05 milioni, azioni e fondi d’investimento per oltre 900 mila euro, oltre a derivati per quasi 250 mila euro, strumenti che lo stesso Zucchero definisce “acquisiti a fini speculativi o come investimenti temporanei di liquidità”.
La gestione operativa resta affidata al fratello Lucio Fornaciari, che segue da vicino i conti e l’amministrazione. Oltre al compenso da 124 mila euro annui per l’incarico di amministratore unico, riceve rimborsi chilometrici per oltre 16 mila euro l’anno, a copertura dei frequenti spostamenti per gestire l’attività della società.