Borsa, la Fed slancia i listini Ue. Milano su: soffre Tim, bene Generali

Borse europee in rialzo dopo che la Fed ha accelerato la manovra di progressiva riduzione dello stimolo monetario

Economia
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Borsa, la Federal Reserve dà fiducia ai listini Ue. Piazza Affari sui 27mila punti

Listini europei in rialzo dopo che la banca centrale americana ha accelerato la manovra di progressiva riduzione dello stimolo monetario, il cosiddetto tapering. Dopo un'apertura in rialzo dell'1,2%, a metà seduta  Milano sale dell'1,16% e oscilla intorno ai 27mila punti. 

In rally anche gli altri indici europei: Parigi avanza dell'1,5%, Francoforte dell'1,7% e Londra dell'1,3%, mentre Amsterdam arriva a guadagnare il 2%. Nel complesso corrono i titoli tecnologici (+3,2%), le materie prime e l'energia (+2,5%), con il greggio che ha ripreso a salire dopo la Fed e con il calo delle scorte Usa: il Wti avanza dello 0,89% a 71,5 dollari mentre il Brent sale dello 0,87% a 74,5 dollari.

In particolare, corrono a Piazza Affari gli industriali, con Stellantis che sale del 3,4%, guidando la classifica, Cnh seconda cresce del 2,8%. Ben comprate anche le banche e gli energetici. In particolare, in Intesa San Paolo sale del 2,18% a 2,2495 euro, Banca Mps oltre l'1% viene scambiato a 0,9292 euro, mentre Generali poco sotto l'1% a 39,16 euro.

A soffrire è invece Tim che dopo il nuovo profit warning e in attesa del cda di domani perde l'1,4% a 0,4359 euro. Deboli anche le utility, penalizzate dalle prospettive di aumento dei tassi e dai rischi regolatori, con A2a che perde l'1,9%. 

Sul mercato valutario, l'euro torna a 1,13 dollari (da 1,1259 ieri), con il dollaro/yen a 114,13 e l'euro/yen che sale a 129,01. Scatto al rialzo della sterlina dopo la decisione della BoE di aumentare il costo del denaro. La divisa britannica è salita fino a un top di 1,335 dollari sui livelli di fine novembre, mentre l'euro scende a 84,69 pence.

(Segue la partita aperta Tim-Kkr...) 

Ieri sera la compagnia telefonica ha comunicato un aggiornamento delle guidance sul 2021 con un forte deterioramento dell'ebitda domestico e della posizione finanziaria. L'Ebitda Al (after leasing), organico della Business Unit Domestic, è stimato in diminuzione ('low teens decrease') verso l'anno 2020.

Con un peggioramento rispetto alla precedente previsione comunicata ad ottobre ('high single-digit decrease'), imputabile principalmente a minori ricavi della telefonia fissa, in parte connessi all'andamento dell'accordo con Dazn per la distribuzione della Serie A Tim. Le stime per gli anni successivi saranno aggiornate con il piano 2022-24.

"La revisione è molto pesante, dicono da Equita, da verificare quanto mitigabile sul 2022-23 con una revisione del contratto DaZN, anche se il comunicato segnala un peggioramento anche nei ricavi fissi ex DaZN (probabilmente piu' strutturale)". Per gli analisti, "con questi numeri ci sembra difficile per il cda non considerare con grande attenzione l'offerta KKR'.

Intanto ieri l'agenzia di stampa internazionale Reuters, riferisce Radiocor,ha rilanciato l'ipotesi che Vivendi possa chiedere un rimasto del cda, se l'ex ad Luigi Gubitosi non si dimetterà dal consiglio.

Secondo Il Sole 24 ore, sul tema governance non ci saranno novita' e non ci saranno le dimissioni di Gubitosi e la nomina di un nuovo ceo, anche se Vivendi potrebbe chiedere il rinnovo del cda (forse anche come arma negoziale per sbloccare l'impasse).

Inoltre non dovrebbero essere prese decisioni in merito alla due diligence richiesta da Kkr fino all'approvazione del nuovo piano industriale nel 2022. I tempi per una decisione quindi appaiono lunghi. 

(Segue l'analisi finanziaria su Bce e Fed....) 

Tornando ai listini europei, l'attenzione resta puntata sulla Bce: gli analisti si attendono che segua l'esempio della Fed. "Deve tenersi aperte tutte le opzioni a livello decisionale, visto l'aumento dell'incertezza sull'inflazione, commenta Francois Rimeu, senior Strategist, La Francaise all'Ansa - Tuttavia, non smetterà di considerare l'inflazione come temporanea, nonostante i rischi al rialzo sulle prospettive di inflazione".

"Ci aspettiamo che la Bce continui nella forward guidance introdotta a luglio di quest'anno", continua l'analista. "La presidente della BCE, Christine Lagarde, sottolineera' che un aumento dei tassi di interesse nel prossimo anno e' molto improbabile. Tuttavia, avvertira' che il consiglio direttivo non esitera' ad agire quando saranno soddisfatte le tre condizioni della forward guidance. La Presidente Lagarde non rimandera' il rialzo dei tassi oltre la fine del 2023", conclude Rimeu.