Mercati volatili e foga di investimento: ecco come guadagnare in Borsa

"Nessuno è in grado di dire, se e quanto dureranno un rialzo o un ribasso, ma siamo in grado di capire che se non ci facciamo prendere la mano..."

L'opinione di Ezio Pozzati
Economia
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Borse e mercati, in Italia manca una sana cultura finanziaria. L'analisi 

Sono poche le persone che non si sono avvicinate al mondo finanziario, c’è chi lo ha fatto con i titoli di stato, chi direttamente comprando azioni in borsa oppure facendosi “accompagnare” dai professionisti del settore, comunque sia ci siamo passati un po’ tutti.

Le nostre conoscenze possono essere superficiali o approfondite, ma quello che non sappiamo è come reagirà il mondo finanziario ad un dato evento. Negli anni abbiamo visto rialzi strepitosi e crolli repentini, ma le motivazioni quali sono? Di solito parliamo di euforia del mercato e del panic salling (panico da vendita) per giustificare le azioni che facciamo.

Generalmente, (e lo dico per esperienza) i sottoscrittori di qualsiasi forma di investimento tendono a programmare ben poco; se si escludono i piani di accumulo (P.A.C.), che per formare un discreto capitale, occorrono anni, tutto il resto rimane imprigionato nel “breve” periodo assoggettato dai sentiments di panico-euforia nel proprio portafoglio.

Che in Italia manchi una cultura finanziaria è indubbio, un esempio su tutti Il Mondo del 31 marzo 1995 titolava: UN PENSIONATO PER UNO … (inteso nel senso, che nel prossimo futuro, chi lavora dovrà mantenere un pensionato; interesserà tutti prima o poi? Siamo già nel prossimo futuro ed ecco che scatta la domanda: come faremo? Con le riforme? Con l’allungamento dell’età pensionabile? Con il ricalcolo della parte contributiva?

Mah! Comunque per tornare al titolo possiamo dire che nessuno è in grado di dire, se e quanto dureranno un rialzo o un ribasso, ma siamo in grado di capire che se non ci facciamo prendere la mano e sappiamo accontentarci, possiamo entrare e uscire dai mercati quasi sempre vincitori.  Un esempio? Il 22 luglio 1982 l’indice COMIT 1972 toccava il minimo a 147,23, il 20 maggio 1986 l’indice Comit 1972 raggiunge il top a 908,19.

Pochissimi i fortunati ad entrare a quei prezzi, ad uscire dopo un rialzo di oltre 6 volte! Incontentabili o malguidati? Anche negli anni successivi abbiamo avuto ribassi e rialzi consistenti, ma la motivazione è sempre la stessa … non basta mai! Consiglio gratuito.

Il mondo finanziario ed assicurativo sono soggetti a complessità, ma i prodotti che sono presenti nel mercato hanno una funzione ben precisa soddisfare i “bisogni dei clienti”. Hanno ragione gli anglosassoni quando sottoscrivono un contratto: esso deve essere WIN-WIN, tradotto in italiano: gli affari si fanno in due e se uno dei due ritiene che non è un affare…