Borsa, Milano in rosso e spread che torna ad alzarsi. Ma vola il titolo di Tenaris

Gli investitori osservano con attenzione anche i risultati del ballottaggio presidenziale in Polonia, che ha visto la vittoria del candidato euroscettico Karol Nawrocki

di redazione economia

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Borsa, Milano in rosso e spread che torna ad alzarsi

Piazza Affari prosegue in calo, in linea con le altre Borse europee, in scia alle rinnovate tensioni commerciali. I mercati sono cauti dopo la dichiarazione del presidente Donald Trump di voler raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio importati al 50% da mercoledì 4 giugno, e dopo la risposta di Pechino alle accuse di aver violato l'accordo sulle spedizioni di minerali essenziali.

Gli investitori osservano con attenzione anche i risultati del ballottaggio presidenziale in Polonia, che ha visto la vittoria del candidato euroscettico Karol Nawrocki. L’indice Ftse Mib al parziale di metà seduta registra -0,24% e scende sotto quota 40 mila scambi (è a 39.989 punti). Il listino è spinto da Tenaris +3,39%, Saipem +1,69%, Eni +1,43%. In luce Leonardo +1,33%.

In calo l’automotive con Iveco, maglia nera del paniere, che cede il 3,76% e Stellantis -3,69%. In ordine sparso i finanziari con Unicredit -0,05%, Intesa -0,35%. Mps +0,56%. La banca toscana sta valutando la possibilità di abbassare la soglia minima di acquisizione richiesta nella sua offerta per Mediobanca al 51% dal 66,7% fissato a gennaio, secondo fonti di stampa.

Banco Bpm +0,15%, Bper Banca -0,79%. La banca guidata da Gianni Franco Papa ha ricevuto da Bankitalia le autorizzazioni preventive per l'Ops su Banca Popolare di Sondrio (+0,08%). Fuori dal paniere principale Fincantieri in calo a -0,19%. L’ad Folgiero, in una intervista ha annunciato che ci sarà una revisione del piano alla fine dell'anno “perché anche in Europa c'è questa grande accelerazione nel settore difesa che ci porta a valutare interventi di aumento di capacità produttiva”.

Sul fronte valutario il dollaro Usa scivola con il sentiment che peggiora a causa dei dazi sull'acciaio e delle tensioni con la Cina. Il biglietto verde perde parte dei guadagni della scorsa settimana, mentre i mercati valutavano le prospettive della politica tariffaria del presidente Trump e i suoi effetti negativi su crescita e inflazione. La moneta unica sale dello 0,66% a 1,1422 dollari mentre cede (-0,31%) sulla valuta nipponica a 162,97 yen. Dollaro/yen (-0,96%) a 142,68.     

Quanto alle obbligazioni lo spread tra Btp e Bund prosegue in rialzo. Il differenziale tra i rendimenti italiani e tedeschi viaggia a 99,5 punti, in rialzo rispetto ai 99 dell’avvio e ai 98 punti della chiusura di venerdì. Il rendimento dei titoli italiani a 10 anni si attesta al 3,52%.

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