Borse, l'Europa dribbla i dazi di Trump. Piazza Affari chiude in rialzo dell'1% trainata dalle assicurazioni
Gli effetti della "guerra" commerciale sui mercati
Borse, i dazi di Trump non smuovono l'Europa
Chiusura positiva per le Borse europee, Piazza Affari compresa, nonostante le tensioni geopolitiche e il fatto che il presidente Donald Trump abbia annunciato nuove tariffe su farmaci brevettati, autocarri pesanti e mobili. Per i farmaci è previsto un dazio del 100% dal 1° ottobre a meno che i produttori non costruiscano stabilimenti negli Stati Uniti.
Tra i listini europei tonica Francoforte che evidenzia un bel vantaggio dello 0,87%, in luce Londra, con un ampio progresso dello 0,77%, e andamento positivo per Parigi, che avanza di un discreto +0,97%. Segno più in chiusura per il listino italiano, con il FTSE MIB in aumento dello 0,96%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share termina la giornata in aumento dello 0,92%. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,41%); in lieve ribasso il FTSE Italia Star (-0,26%).
Tra i best performers di Milano, in evidenza Unipol (+2,86%), Generali Assicurazioni (+2,48%), Banca Popolare di Sondrio (+2,45%) e Intesa Sanpaolo (+2,22%). I più forti ribassi, invece, si sono verificati su STMicroelectronics, che ha archiviato la seduta a -2,02%. Sotto pressione Brunello Cucinelli, che accusa un calo dell'1,74%. Scivola Campari, con un netto svantaggio dell'1,64%.
Sostanzialmente debole Stellantis, che registra una flessione dell'1,06%. Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Comer Industries (+4,82%), Banco di Desio e della Brianza (+3,20%), BFF Bank (+2,20%) e Philogen (+2,16%). Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su GVS, che ha terminato le contrattazioni a -3,20%. In rosso Zignago Vetro, che evidenzia un deciso ribasso del 2,81%. Spicca la prestazione negativa di Technoprobe, che scende del 2,39%. Ariston Holding scende del 2,29%.