Borse, non è tutto rally quel che luccica. Euforia dei mercati? Il Fondo Monetario avverte: in arrivo una possibile correzione

Mercati ai massimi ma trainati da pochi titoli tech: per il Fondo Monetario l’euforia è eccessiva e una correzione non è da escludere

di Francesco Megna
Economia

Mercati in overdose di ottimismo: l’IMF vede la correzione dietro l’angolo

L’International Monetary Fund (IMF) ha lanciato un allarme sul fatto che i mercati finanziari globali presentano elevati livelli di vulnerabilità e che esiste una probabilità aumentata di una correzione degli asset rischiosi, in particolare azioni e obbligazioni. Tra i principali elementi: La IMF segnala che i prezzi degli asset rischiosi (azioni, credito societario) sono “ben al di sopra dei fondamentali” e che i modelli di valutazione indicano un aumento della probabilità di correzioni improvvise qualora si manifestassero shock negativi.

Ad esempio, il rapporto prezzo/utili (P/E) previsto per alcuni mercati è superiore a quanto osservato storicamente in fasi analoghe. Inoltre una parte rilevante del rialzo azionario recente è guidata da un ristretto numero di titoli, soprattutto nel settore tecnologia/IA, che rende il mercato più esposto a una frenata. L’IMF sottolinea che le banche tradizionali sono sempre più esposte a entità finanziarie non bancarie (NBFI), che a loro volta possono accelerare le trasmissioni di shock. Inoltre, il mercato obbligazionario sovrano mostra segnali di stress legati ai grandi deficit pubblici e all’aumento dei rendimenti richiesti.

Infine  le tensioni commerciali, l’aumento dei debiti pubblici, l’incertezza politica e il possibile cambio di regime nei tassi di interesse sono elementi che possono fungere da detonatore. Una correzione potrebbe essere plausibile: quando le valutazioni sono molto elevate e i mercati sono “compiacenti”, la probabilità che un evento imprevisto generi una discesa significativa cresce e questo è esattamente il messaggio dell’IMF. Il fatto che una parte importante dell’apprezzamento sia concentrata in poche aziende (e settori) riduce la “solidità” del rally: se queste aziende subiscono un rallentamento, l’effetto può propagarsi al resto del mercato.

Le fragilità nel credito, nelle banche e nei sistemi non‐bancari funzionano da leverage: amplificano eventuali shock.In ogni caso anche se i rischi sono elevati non significa che la correzione debba verificarsi entro settimane: può esserci un periodo di latenza durante il quale i mercati restano stabili o continuano a salire. Le condizioni di sostegno (ad esempio politiche monetarie accomodanti, supporto fiscale, aspettative positive) possono prolungare la fase attuale. Una “correzione” non equivale necessariamente a un “crollo”: può essere un aggiustamento moderato e le  valutazioni possono restare elevate più a lungo di quanto molti osservatori stimino.

In sintesi: sì la probabilità che i mercati azionari siano vicini ad una correzione è decisamente aumentata rispetto alla media, e una discesa del 10-20 % appare un esito plausibile nel medio termine. Tuttavia, non è certo né immediato che ciò accada. Rimane fondamentale per ogni investitore valutare il proprio orizzonte temporale, la propensione al rischio e le strategie di diversificazione.

LEGGI QUI TUTTE LE NEWS DI ECONOMIA

Tags: