Borse, Europa nervosa in vista delle trattative Usa-Cina sui chip. Piazza Affari giù con i titoli bancari
Il dollaro si è indebolito in vista dei dati sull'occupazione negli Stati Uniti
Mercati Finanziari
Borse europee deboli a metà seduta
Le Borse europee proseguono deboli e miste con Milano e Parigi in territorio negativo. Gli investitori hanno accolto in maniera tiepida l'accordo commerciale tra Stati Uniti e Vietnam, mentre il dollaro si e' indebolito in vista dei dati sull'occupazione negli Stati Uniti che potrebbero avere un impatto sui piani della Federal Reserve sui tassi di interesse. A questo proposito il presidente Usa Donald Trump e' tornato ad attaccare il numero uno della Fed invocando dimissioni "immediate" di Jerome Powell. "Dovrebbe dimettersi immediatamente", ha scritto sul social Truth. L'attacco a Powell - chiamato con il soprannome "too late", nel senso di "tardivo", a causa della sua resistenza a non abbassare i tassi d'interesse - e' l'ultimo di una serie che Trump ha indirizzato verso il presidente dell'istituzione americana.
Un appello affinché l'Europa trovi presto un accordo commerciale con gli Usa è stato lanciato dal cancelliere tedesco. Friedrich Merz ha esortato l'Unione Europea a raggiungere un accordo "rapido e semplice" sui dazi con gli Stati Uniti, a pochi giorni dalla scadenza dei negoziati. "E' meglio raggiungere una soluzione rapida e semplice piuttosto che una lunga e complicata che rimane in fase negoziale per mesi", ha dichiarato Merz a Berlino, mentre l'alto rappresentante dell'Ue per il commercio Maros efovi e' a Washington per cercare di raggiungere un accordo.
I mercati rimuginano anche sull'approvazione della legge di bilancio con i repubblicani che hanno faticato a far approvare in Senato il disegno di legge di Donald Trump che prevede tagli fiscali e un aumento del debito nazionale gia' in forte crescita. Mentre l'accordo con il Vietnam offre la speranza che altri governi possano raggiungere accordi con Washington, gli operatori di borsa si sono mostrati cauti, poiche' è emerso che il paese deve ancora pagare tasse fino al 40% per l'export di alcuni prodotti.
In Cina intanto l'indice Pmi servizi Caixin a giugno e' sceso a 50,6 a giugno dal 51,1 di maggio e sotto le attese degli analisti che avevano previsto una lettura di 51. L'indice composito invece e' salito a 51,3 a giugno rispetto a 49,6 del mese precedente, segnando il valore piu' alto da marzo. I dati di base hanno rivelato che un rinnovato aumento della produzione manifatturiera ha compensato un rallentamento della crescita dell’attività nei servizi. Pmi che hanno segnato un andamento non omogeneo anche in Europa, in crescita in Spagna, Germania e Area euro mentre in Italia l'attività economica ha segnato un calo rispetto al mese di maggio ai minimi da marzo.
Borsa Milano: in lieve calo a metà seduta, male i bancari
Piazza Affari in lieve calo al parziale di metà seduta, con l'indice Ftse Mib che segna -0,22% a 39.700 punti. Sul listino, bene Amplifon +1,04%, Stm +0,78%, Stellantis +0,70%, Campari +0,76%. Giù i bancari con Intesa -0,35%, Unicredit -0,85%, Bper -0,79%, Popolare di Sondrio -0,84%, Mps -0,81% dopo il via libera della Consob all’ops per Mediobanca (-0,22%). Tra i principali energetici Eni segna +0,56% mentre Enel cede lo 0,77%. Perdite anche per Iveco -0,58%. Piatta Leonardo.
Sul fronte valutario, l'euro è stabile intorno a 1,18 dollari sui livelli più alti dall'agosto 2021, mentre gli investitori valutano i commenti dei responsabili delle politiche della Bce a seguito del raggiungimento dell'obiettivo del 2% dell'inflazione dell'Eurozona. Intervenendo al Forum di Sintra, la presidente Christine Lagarde ha accolto con favore i dati sull'inflazione di giugno, che sono arrivati come previsto, ma ha messo in guardia dai "rischi bilaterali" derivanti dalla crescente frammentazione economica e dall'escalation delle tensioni geopolitiche. L’euro passa di mano a 1,1793 dollari (-0,04%) e a 169,63 (+0,08%). Cambio dollaro/yen a 143,84 (+0,11%).
Sul mercato obbligazionario, lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi viaggia a 91,5 punti, in lieve calo rispetto ai 92 della chiusura di ieri. Il rendimento è al 3,91%.
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