Brutte notizie per Alessia Berlusconi, liquidate due società della nipote di Silvio. Risultati deludenti

Lo scioglimento anticipato delle due società s’è imposto dopo i deludenti risultati di entrambe

di Andrea Giacobino

Alessia Berlusconi

Economia

Brutte notizie per Alessia Berlusconi, liquidate due società della nipote di Silvio. Risultati deludenti

Chiudono i battenti due iniziative imprenditoriali di Alessia Berlusconi, figlia di Paolo e quindi nipote del defunto Silvio. Sono stare infatti messe in liquidazione l’una dopo l’altra la Applied Strategies srl (AS) e la Triscovery srl di cui la Berlusconi, tramite la sua holding Scarlet Capital Group (SCG), era azionista rispettivamente con il 34% e il 100%.

Lo scioglimento anticipato delle due società s’è imposto dopo i deludenti risultati di entrambe che fra l’altro hanno causato svalutazioni nel bilancio del 2024 di SCG chiuso con una perdita di 400mila euro.

Ma andiamo con ordine. La AS, nata nel settembre del 2023 e presieduta dalla Berlusconi e fra l’altro società “benefit” e di cui gli altri soci con quote paritetiche del 33% ciascuno sono la Icsq srl e Gianluca Parreschi, doveva occuparsi di servizi di consulenza tecnica ed economica nella predisposizione ed elaborazione di strategie e politiche personalizzate di sostenibilità esg, ma in due anni (2023-2024) i ricavi sono sempre stati pari a zero e così la liquidazione è giunta inevitabile.

Triscovery, invece, era una società comprata da SCG a maggio del 2024 proprietaria di un portale nato nel 2017 per prenotare escursioni giornaliere in barca sia in Italia sia all’estero. La Berlusconi era stata quindi nominata presidente di Triscovery nel cui consiglio figuravano l’amministratore delegato e fondatore Fabrizio Badalucco con Nicolò Pesce, Giancarlo Vinacci e Felice Filizzola. Ma Triscovery non è decollato: nel 2024 ha segnato ricavi per neanche 20mila euro, perdendo 80mila euro. Anche in tal caso era inevitabile lo scioglimento.

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