Casa al mare, altro che crisi: gli italiani spendono come per un attico a Manhattan. Ecco le cifre
Il 2025 parte col vento in poppa per il mercato immobiliare balneare. Prezzi in salita, domanda sostenuta e vendite lampo: la casa vista mare si conferma un bene rifugio, ma di lusso
Case al mare, prezzi da capogiro ma il mercato balneare non conosce crisi
Ancora un anno vivace, e non è un eufemismo, per chi sogna (o cerca di vendere) una casa al mare. Il settore immobiliare costiero, anche in questo 2025, continua a brillare nonostante prezzi tutt’altro che abbordabili. In alcune località di punta si sfiorano e in certi casi si superano i 30 mila euro al metro quadrato (raggiungendo i record degli attici newyorkesi), un dato che più che raccontare un mercato sembra descrivere un club esclusivo per pochi eletti. La media delle 15 mete più care? Oltre 6 mila euro al metro quadro.
Ma non sono solo le cifre a impressionare. A stupire è soprattutto la salute del mercato. Come riporta Milano Finanza, i tempi di vendita, già ridotti nel 2023, sono ora scesi a 5/6 mesi; lo sconto medio sul prezzo richiesto si è stabilizzato al 7%, segno che la forbice tra domanda e offerta si sta stringendo. Il tutto alimentato da un interesse che non conosce stagionalità, anche se è in primavera e autunno, poco prima e subito dopo le vacanze, che si concentra il maggior numero di transazioni.
Cosa alimenta questa corsa alla casa al mare? Non solo il desiderio di relax. La pandemia ha lasciato un segno indelebile nel comportamento degli acquirenti: la necessità di aver più spazio, più natura, più qualità della vita. A questo si aggiunge lo smart working, ormai parte integrante della routine lavorativa per molti, che consente di vivere la seconda casA come se fosse la prima. E poi c’è l’aspetto economico: la casa al mare oggi è anche un asset d’investimento, grazie al boom degli affitti brevi che garantiscono ritorni interessanti, soprattutto nelle località più gettonate.
E i primi cinque mesi dell’anno confermano il trend: mercato stabile ma attivo, prezzi in crescita moderata. Nel 2024 le transazioni erano salite del 6,3%, con prezzi in aumento del 2,5-3%, e alcune regioni hanno addirittura fatto meglio: Campania e Puglia +4,2%, Emilia Romagna +4%, Abruzzo +3,8%, Veneto +3,5%. Tra le singole mete svettano Amalfi, con un +9%, e Ischia a +5%. Persino guardando a un arco di cinque anni (Covid incluso) e quotazioni sono in rialzo tra il 12% e il 14%. Numeri che raccontano di un mercato che non solo resiste, ma evolve.