Castelli(M5s): "Supporto a imprese e lavoratori la chiave per la ripresa"

Laura Castelli ha commentato sui social network la tendenza positiva del PIL, sostendendo che per favorire la situazione bisogni supportare le imprese

Economia
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Castelli (M5s): "Per supportare la ripresa, è necessario sostenere imprese e lavoratori autonomi"

Gli ultimi dati su occupazione e Pil certificano che l'Italia attraversa “una fase di ripartenza che dobbiamo continuare a supportare, per consolidare il recupero occupazionale”. Così il viceministro dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli, in un post sui social network.

Per Castelli, bisogna lavorare “su tre binari paralleli: sostegno alle imprese per semplificare i meccanismi di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale, dando così loro l’opportunità di intercettare importanti quote di mercato che si sono aperte anche a seguito dell'emergenza sanitaria; riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro; investire sul lavoro autonomo”.

“Su quest'ultimo aspetto”, sottolinea il viceministro, “abbiamo avviato un percorso per garantire ai lavoratori autonomi quei diritti che prima erano solo per i dipendenti. Penso all'Iscro, un ammortizzatore sociale rivolto agli autonomi, o all'Assegno unico per sostenere le famiglie. Ora dobbiamo andare oltre. Vanno semplificate tutte le procedure burocratiche per aprire un’attività e poi, per quelle avviate, occorre incentivarle a “crescere”, senza l'oppressione di un sistema fiscale che le ‘tartassi’. In questo percorso sarà fondamentale la riforma fiscale a cui, come Governo, stiamo lavorando in queste settimane”.

“Per i lavoratori autonomi”, continua il viceministro, “è sempre più necessario superare il sistema di ‘saldo e acconti’ a favore di una ‘tassazione per cassa’, un sistema di versamenti mensili di quanto effettivamente incassato, al netto delle spese. Garantirebbe al contribuente la possibilità di una maggiore programmazione e, allo Stato, un flusso costante di entrate. Oltre a ridurre il numero degli adempimenti”.

“Da ultimo dobbiamo ridare fiducia alle vocazioni professionali. Le lauree abilitanti rappresentano il primo tassello, ma servono politiche 'di visione' per i giovani, che creino, ad esempio, nuovi ambiti professionalizzanti, con profili di tecnici altamente qualificati. In grado di cogliere tutte le opportunità che deriveranno dal Recovery Plan”.