Boom dell'e-commerce: vale 60 miliardi, ma il 90% delle vendite avviene ancora all’interno dei negozi fisici. Lo studio della Cgia
Tra le categorie che trainano il commercio digitale spiccano abbigliamento, calzature e accessori, che registrano una penetrazione online superiore al 23%
Cgia Mestre, è boom dell'e-commerce: vale 60 miliardi. Ma circa il 90% delle vendite avviene ancora all’interno dei negozi fisici
Il commercio elettronico continua a crescere a ritmi sostenuti, ma il punto vendita tradizionale resta il perno del sistema distributivo italiano. Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, circa il 90% delle vendite di prodotti avviene ancora all’interno dei negozi fisici, un dato che conferma il loro ruolo strategico per l’economia locale, l’occupazione e la vivibilità dei centri urbani.
Solo nel 2024, gli acquisti online hanno rappresentato circa il 13% del totale delle vendite retail in Italia. La quota sale al 17% nel settore dei servizi, mentre si ferma all’11% per i prodotti. In termini di valore, il commercio elettronico B2C ha raggiunto i 58,8 miliardi di euro, con 38,2 miliardi riferiti ai beni e 20,6 miliardi ai servizi.
Chi acquista online e dove
Nonostante la crescita del digitale, l’acquisto online non coinvolge ancora la maggioranza assoluta della popolazione. Nel 2024, ha comprato almeno una volta sul web il 46,8% degli utenti Internet italiani. In Lombardia la percentuale è leggermente più bassa, attestandosi al 44,8%, segno di una diffusione ampia ma non omogenea.
L’analisi dei primi dieci mesi del 2025 mostra una dinamica differenziata tra i vari canali commerciali. E-commerce e grande distribuzione registrano entrambi un incremento del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. In calo, invece, le vendite fuori dai negozi e quelle dei piccoli esercizi, che segnano una flessione dello 0,7%. Se si amplia lo sguardo al confronto con il periodo pre-pandemico, il divario diventa ancora più evidente: dal 2019 al 2024 le vendite online sono cresciute del 72,4%, mentre la grande distribuzione ha segnato un +16,4% e i negozi di vicinato un più contenuto +2,9%. In controtendenza, le vendite fuori dai canali tradizionali, scese del 4,1%.
I prodotti più comprati sul web
Tra le categorie che trainano il commercio digitale spiccano abbigliamento, calzature e accessori, che registrano una penetrazione online superiore al 23%. Seguono gli articoli per la casa e il giardinaggio, i servizi di trasporto e i contenuti digitali in streaming.
Secondo la CGIA, se l’e-commerce garantisce comodità, rapidità e maggiore trasparenza dei prezzi, i negozi di prossimità offrono un valore che va oltre la transazione economica. La loro presenza sostiene l’occupazione locale, rafforza la coesione sociale e contribuisce a mantenere vivi i quartieri. Per questo, l’associazione propone una serie di interventi mirati: una fiscalità più equa per le vendite online, basata sul luogo reale di consumo; misure urbanistiche e fiscali capaci di ridurre i costi di affitto e la pressione tributaria nei centri urbani; strumenti digitali stabili per accompagnare le piccole imprese in un percorso strutturato di innovazione.