Conti correnti, cadere nella trappola è più facile del previsto: oltre 2 milioni di italiani vittime di truffa

E-mail e finti call center gli strumenti più usati dai malfattori. Il 40% dei truffati non denuncia

di Arianna Conti
Economia

Conti correnti, truffe in crescita: oltre 2 milioni di italiani colpiti

Il fenomeno delle truffe sui conti correnti è sempre più diffuso tanto che, secondo un recente rapporto di Banca d’Italia, nel secondo semestre 2024 è ammontato a 65,5 milioni di euro il valore dei soli bonifici fraudolenti disposti in Italia e da ottobre entreranno in vigore nuove regole in particolare la verifica del beneficiario.

Secondo i dati emersi dall’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, nel corso dello scorso anno, sono stati oltre 2 milioni gli italiani vittime di truffa legata ai conti correnti per un danno economico totale stimato in più di 970 milioni di euro. Ma quali sono gli strumenti più utilizzati dai malfattori? Quali le fasce di popolazione più colpite? E come si comportano i truffati dopo essere caduti in trappola?

Identikit dei truffati e le, poche, denunce

Chi sono le vittime predilette dai malfattori? Contrariamente a quanto si possa pensare, dall’indagine è emerso come a subire più frequentemente una truffa o un tentativo di frode legati ai conti correnti non siano gli anziani, bensì i consumatori più giovani. A fronte di una media nazionale del 4,7%, la percentuale raggiunge il 7,3% nella fascia 25-34 anni e arriva addirittura al 9,6% tra i 18-24enni.

Truffe conti correnti: i canali più utilizzati

Secondo l’indagine, tra i canali più usati ci sono le false e-mail (45,2% dei casi) e i finti call center (33,3%). In quasi 1 caso su 4 (24,7%) come cavallo di Troia è stato utilizzato un SMS, mentre nel 21,5% dei casi un finto sito web.

Come si comportano i truffati

Ma come si comportano le vittime dopo essere state adescate dai truffatori? Più di 1 su 3 (39,8%), purtroppo, sceglie di non denunciare l’accaduto. Le motivazioni principali con le quali si cerca di giustificare questo comportamento sono stati che il danno economico era basso (29,7%) ed il fatto che ci si sentiva ingenui ad essere caduto nella trappola (24,3%).

Come riconoscere le truffe e come difendersi

Ma come fare a riconoscere le truffe e a sventarle? Facile.it ha redatto un breve vademecum con cinque consigli per evitare di cadere vittima di truffe online quando si utilizza un conto corrente:

1) Attenzione al Phishing

Se ricevete un’e-mail da parte della vostra banca nella quale vi si chiedono informazioni sul conto corrente come, ad esempio, user e password di accesso all’home banking, non solo dovete ignorare tale comunicazione, ma anche cancellarla immediatamente. Si tratta di un tentativo di “phishing”, una tecnica usata dai criminali informatici per estorcere con l’inganno informazioni personali. Ricordate: la banca non vi chiederà mai via e-mail informazioni personali né, tantomeno, dati di accesso e password legate al vostro conto corrente.

2) Attivare le notifiche SMS anche per il conto corrente

Non tutti sanno che molti istituti di credito offrono la possibilità di attivare le notifiche automatiche (tramite SMS o app) che allertano il cliente in caso di movimenti sul conto corrente. Questo vale non solo per l’uso di carte di credito o bancomat, ma anche per qualsiasi altra operazione, come un bonifico, un RID o altri addebiti diretti. In questo modo potrete essere avvertiti in tempo reale e, in caso di operazioni sospette, avvisare la banca e chiedere di bloccare il conto.

3) Attenzione ai siti dove inserite le coordinate del vostro conto corrente

Verificate sempre che il sito sul quale state operando abbia, nell’indirizzo, la sigla HTTPS; in tal caso le informazioni inviate alla piattaforma sono criptate e quindi protette da eventuali intrusi. Inoltre, è importante effettuare questo genere di operazioni solo quando si è collegati a internet da una rete protetta (quella di casa o la linea mobile) e mai da reti pubbliche, perché potrebbero esserci malintenzionati in grado di intercettare i dati e sottrarli.

4) Due verifiche sono meglio che una

A partire dal 2019 è attivo il sistema, noto come “Strong Customer Authentication”, che prevede che l’Istituto di credito debba effettuare una doppia verifica dell’identità dell’utente (utilizzando due o più fattori tra loro indipendenti) prima di dare l’ok alle operazioni richieste; l’obiettivo è di ridurre al minimo i rischi per i consumatori.

5) La truffa del finto versamento

Una delle truffe di cui ultimamente si sente più spesso parlare è quella del “finto versamento”: la vittima in questo caso è sempre un ignaro cittadino che, ad esempio, sceglie di vendere un oggetto online tramite le comuni piattaforme di compravendita.

Il truffatore finge di acquistare l’oggetto e, al momento di definire la modalità di pagamento, convince il venditore dell’esistenza di una nuova procedura che, tramite ATM, consente di accorciare le tempistiche e di ricevere immediatamente il denaro sul proprio conto corrente. Il problema è che con tale procedura il denaro, anziché essere versato sul conto del venditore, viene in realtà prelevato al venditore e accreditato sul conto o carta prepagata del truffatore.

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