Crisi, ad Fonderie Ariotti: "Sto male a pensare alla bolletta di agosto"
Roberto Ariotti:"Qui viene giù tutto, così chiudiamo. Sono stato costretto a spegnere i forni, stiamo lavorando di notte e nel weekend ma non basta"
Crisi energetica, Ariotti: "Il governo deve intervenire subito"
La crisi energetica sta colpendo duro le industrie italiane. I problemi sono già evidenti adesso nel pieno dell'estate e in autunno la situazione rischia di diventare drammatica. Il caso dell'acciaieria Ariotti è emblematico e ne parla apertamente l'amministartore delegato del gruppo, nonchè numero 2 di Assofond. "Oggi dalle 18 alle 24 - spiega Roberto Ariotti al Fatto Quotidiano - sarò costretto a spegnere i forni. Con un prezzo dell’elettricità che al massimo storico toccherà 700 euro al MWh è l’unico modo per risparmiare. Non mi era mai successo di subordinare l’organizzazione del lavoro al peso del costo dell'energia. Senza un intervento immediato del governo, qui viene giù tutto". E anche se gli ordinativi non mancano, per lui come per gli altri produttori energivori decidere se lavorare o meno e gli orari in cui farlo è diventata l’unica soluzione per contenere le maxi bollette energetiche.
"Abbiamo spostato - prosegue Ariotti al Fatto - i turni nel weekend e di notte perché dall’1 alle 5 l’energia costa meno. Siamo stati chiusi a luglio e abbiamo lavorato ad agosto. Per decidere gli orari controllo le quotazioni del mercato elettrico: quando costa di meno riattiviamo la produzione, ma potremmo anche decidere di sospenderla alcune settimane con questi valori ormai impazziti. Con il prezzo medio minimo dell’energia elettrica di oggi a 450 al MWh, dieci volte quello dello scorso anno, migliaia di imprenditori non avranno alternative: ci saranno riaperture a singhiozzo e chi lo farà produrrà in perdita. La bolletta di agosto? Sto male solo a pensarci. Spero di non superare il mezzo milione. Solo adottando scelte più razionali e flessibili sono riuscito a contenere le bollette degli ultimi mesi, che nel 2021 ammontavano a circa 150 mila euro al mese, oltre tre volte in meno di adesso. Senza interventi del governo non ce la faremo".