Crisi del gas: la fragorosa assenza degli ecologisti "gretini"

Cinque problemi di enorme attualità: come risolverli senza aumentare la spesa pubblica? La risposta di Ezio Pozzati

di Ezio Pozzati
Economia
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Sul gas ci sono (almeno) cinque problemi, e una soluzione immediata

Gli accadimenti che si sono susseguiti in questi giorni meriterebbero un un articolo ciascuno, però questa volta voglio fare un potpourri (cioè una composizione realizzata con petali di fiori secchi ed oli essenziali, normalmente utilizzata per profumare e/o abbellire gli ambienti. Di solito viene collocata in ciotole di legno, o in sacchetti di stoffa). Allora, ecco cosa voglio esprimere. Il primo problema è il prezzo del gas del quale i nostri Commissari dovrebbero darci una posizione ed invece  il tutto sine die. Domanda: sono pagati per dare soluzioni oppure per procrastinare? Ed a favore di chi? 

Il secondo problema è l’attentato alle pipe lines Nord Stream 1 e 2 domanda: al di là delle responsabilità, questo attentato ha prodotto la fuoriuscita di centinaia di milioni di metri cubi di metano. Inquinamento? Attualmente la nube staziona sulla Scandinavia (Svezia e Norvegia) domanda dove sono Greta Thunberg e i neo ecologisti? E’ facile girare l’America e l’Europa dove vige la democrazia, perché non andate a protestare anche a Mosca?  Il terzo problema è la presa di posizione della Germania che si sta facendo gli affaracci suoi a dispetto degli altri 26 membri dell’Unione Europea, la domanda è: quando ha bisogno la Germania (come ai tempi dell’unificazione) gira con il cappello in mano, perché poi si scorda che “dovremmo” essere un tutt’uno? 

Il quarto problema sono i risultati elettorali in Italia; possibile, come  sempre, assistere al sopraffare l’avversario (che non sia di sinistra) quando con il voto del popolo vince? Mi ricorda tanto la strega che continuava a spulciarsi anche dopo che era caduta nel pozzo! Il quinto problema sono i costi che devono sostenere famiglie e imprese dovute ai tanti rincari dove l’ISTAT ci dice che l’inflazione (importata e interna) è dell’8,4%, però è come la temperatura estiva cioè quella rilevata e quella percepita; l’inflazione percepita pare sia del 18/20% (?). Domanda: c’è modo di rimediare? La risposta è sì e senza fare debito pubblico. Considerazione: in Italia abbiamo sempre avuto un ceto medio (middle class) da quando si sono succeduti i “governi tecnici” questo ceto sta letteralmente scomparendo lasciando il posto a solo due categorie, i sopravvissuti ed i ricchi … fine della classe intermedia. È una casualità o un modus operandi? Altri appunti nelle prossime occasioni. Grazie.